Scontro senza esclusione di colpi a Dimartedì nella serata del 14 settembre. Protagoniste del duro botta e risposta sono l’europarlamentare leghista, Francesca Donato, e l’epidemiologa Stefania Salmaso. La Donato sostiene che il farmaco ivermectina sia efficace contro il Covid-19. Tesi che fa letteralmente saltare sulla poltrona la dottoressa.
Secondo la Donato e buona parte della Lega esistono cure efficaci per contrastare il Covid-19, spiega Floris. A questo proposito, il conduttore di Dimartedì mostra una breve intervista al presidente di una associazione di medici (un laureato in Scienza politiche ndr). L’uomo sostiene che, dopo 4-5 giorni di cure somministrando il farmaco Ivermectina, i pazienti guarirebbero. Alla domanda del giornalista sul fatto che questo farmaco potrebbe essere tossico, il presidente dell’associazione Ippocrate.org replica spiegando che “su di me prendo il triplo o il quadruplo della dose e non mi ha dato nessun effetto”.
Tornati nello studio di Dimartedì, Floris domanda a bruciapelo alla Donato se creda in quella soluzione. “Io come sempre mi baso sui dati. Ho visto i dati sull’utilizzo di questi farmaci, inclusa l’ivermectina, che è un farmaco usatissimo dalle persone da decenni, usato di solito per altre patologie come la scabbia. E si è scoperto che blocca la ripetizione virale del Covid”. Parole che fanno sussultare la Salmaso. “No, non si è scoperto. Le evidenze che stanno venendo fuori sono molto contrastanti. Nel senso che non ci sono i dati per dire che il Covid è curabilissimo, come viene affermato, e basta un farmaco per bloccarlo”, afferma l’epidemiologa.
La Donato prova a ribattere, ma la sua interlocutrice la stoppa subito. “No, no, gli studi che sono stati fatti hanno dimostrato che non funzionano. Magari avessimo una cosa del genere”, spiega. Ma l’eurodeputata leghista non recede di un millimetro dalle sue posizioni sulla bontà dell’uso dell’ivermectina contro il Covid. Un punto di vista totalmente inconciliabile con le convinzioni mediche della Salmaso che chiude così il battibecco: “Ma che sta scherzando!”.
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