Giancarlo Giorgetti salta la conferenza stampa post Consiglio dei Ministri pur di non rispondere a domande su Matteo Salvini. O, almeno, è questo il retroscena raccontato dagli organi di stampa. Nella giornata di giovedì 16 settembre, il CdM convocato da Mario Draghi ha dato il via libera all’unanimità all’estensione del green pass per tutti i lavoratori. Sia del settore pubblico che del settore privato. Ma Giorgetti non ne ha voluto sapere di rispondere alle domande dei giornalisti.
Dunque, dopo settimane di tensioni e polemiche, Draghi è riuscito a far approvare il decreto che introduce il super green pass. La Lega alla fine si è piegata totalmente alla linea draghiana, mettendo di fatto in minoranza il suo segretario Matteo Salvini. Le sue proteste contro il green pass alla fine hanno ottenuto l’effetto contrario tra i suoi che hanno votato all’unanimità il provvedimento.
L’ala leghista più dura è riuscita a strappare soltanto due risultato minori che suonano come una sorta di contentino. Il rinvio della discussione sulla bozza della riforma fiscale. E quello del provvedimento per calmierare la bolletta energetica che da ottobre subirà un rincaro record.
Una specie di scambio politico che non nasconde però la sconfitta leghista sul green pass. A certificarla è anche l’atteggiamento tenuto da Giorgetti. Dopo essere intervenuto più volte in CdM, il ministro dello Sviluppo economico avrebbe chiesto di non essere presente nella successiva conferenza stampa. “Altrimenti mi fanno solo domande su Salvini”, queste le sue parole riportate dalla stampa. Insomma, anche per i leghisti sembra ormai diventato scomodo parlare del loro leader. Anche se lo stesso Giancarlo Giorgetti si è fatto latore di alcune proposte targate Carroccio come la riapertura delle discoteche. Se ne riparlerà però a fine mese, anche se Draghi in questo caso non ha chiuso la porta.
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