La notizia che il green pass diventerà obbligatorio anche in Vaticano diventa subito virale. Pochi minuti dopo il comunicato ufficiale della Santa Sede, diffuso da tutti i maggiori organi di stampa, l’hashtag #Vaticano diventa infatti trend su twitter. In molti protestano o ironizzano contro questa decisione. Ma c’è anche chi, seguendo lo spirito dei tempi, accoglie positivamente la novità. Tuttavia, il green pass non sarà necessario per partecipare a “celebrazioni liturgiche”. Ovvero alle messe.
Dunque, dall’1 ottobre prossimo, l’ingresso nella Città del Vaticano verrà consentito esclusivamente a chi è in possesso di regolare green pass. È quanto ha stabilito con una ordinanza la Pontificia commissione dello Stato Vaticano in materia di emergenza sanitaria e pubblica. “A far data dal primo ottobre 2021 – si legge nell’ordinanza – è consentito l’ingresso nello Stato della Città del Vaticano e nelle aree di cui agli artt. 15 e 16 del Trattato Lateranense”, esclusivamente con il green pass vaticano, il green pass europeo o con un test negativo.
Tuttavia, specifica la nota, non dovranno esibire il green pass “coloro che partecipano alle celebrazioni liturgiche per il tempo strettamente necessario allo svolgimento del rito, fatte salve le vigenti prescrizioni sanitarie sul distanziamento, sull’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, sulla limitazione della circolazione e dell’assembramento di persone e sull’adozione di peculiari norme igieniche”.
La notizia che il green pass diventerà obbligatorio, come già accennato, provoca migliaia di reazioni social. C’è chi se la prende con Papa Bergoglio che “blatera di abbattere i muri, ma dal primo ottobre vieta l’ingresso a chi è privo di green pass”. “Il virus è ateo e non entra in chiesa? – ironizza qualcun altro – in Vaticano green pass obbligatorio ovunque tranne che per le messe”.
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