Francesca Donato non fa più parte della Lega. L’europarlamentare annuncia il suo fragoroso addio al partito di Matteo Salvini, in aperta polemica con l’ala più draghiana capitanata, così raccontano le cronache, dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. In un’intervista a Repubblica, la Donato si sfoga e svela i motivi che l’hanno spinta al grande passo dell’abbandono del Carroccio.
Francesca Donato ammette di aver deciso di lasciare la Lega perché la sua linea critica nei confronti del governo Draghi, condivisa a suo dire da buona parte della base leghista, sarebbe “diventata minoritaria”. Secondo Donato ormai nel partito “prevale la posizione dei ministri, con Giorgetti, e dei governatori. Io non mi trovo più a mio agio e tolgo tutti dall’imbarazzo”.
Sollecitata a motivare la sua scelta, e definita come una delle parlamentari leghiste “più aggressive sul green pass”, la Donato rivela di aver fatto una “riflessione lunga e sofferta” prima di prendere una decisione così importante. Dice di credere “nella libertà individuale e nel principio di autodeterminazione delle scelte sulla salute. Principi inderogabili che questo governo sta violando”, accusa. Insomma, sbotta Francesca Donato, “non posso più stare in un partito che sostiene l’esecutivo Draghi”.
Ammette di aver discusso “puntualmente con il segretario Salvini di tutti i problemi in questi mesi”. Il suo leader “ha dovuto mediare” tra le varie anime del partito. “Ma ad un certo punto si è fermato”, racconta Donato secondo la quale ormai, nella Lega, “c’è una prevalenza della linea dei presidenti di Regione e dei ministri capeggiati da Giorgetti” in favore della linea Draghi. Insomma, Salvini sarebbe finito in minoranza “almeno all’interno della segreteria del partito”. L’europarlamentare conclude la sua intervista paventando anche una possibile scissione e strizzando l’occhio a Giorgia Meloni: “Ha mostrato coraggio”.
Potrebbe interessarti anche: Giorgetti non incontra i giornalisti: “Altrimenti mi chiedono solo di Salvini”