Romano Prodi difende Silvio Berlusconi. I due rivali politici di una vita, divenuti alternativamente presidenti del Consiglio, stavolta si trovano dalla stessa parte della barricata. La vicenda che spinge il Professore bolognese a prendere le difese del Cavaliere leader di Forza Italia è il processo Ruby ter in corso a Milano. Il Tribunale meneghino ha chiesto di sottoporre Berlusconi ad una visita medica che comprende anche una perizia psichiatrica. Una richiesta inaccettabile secondo Prodi.
La richiesta di perizia psichiatrica avanzata dal Tribunale di Milano è stata subito respinta al mittente dal diretto interessato. In una accorata lettera, Silvio Berlusconi ha sostenuto che una eventuale perizia sarebbe stata lesiva della sua onorabilità politica e di uomo. Il solito muro contro muro tra il fondatore di Mediaset e i giudici ‘rossi’ potrebbe pensare qualcuno.
Ma l’intervento di Romano Prodi getta una luce diversa sulla vicenda. “Proporre una perizia psichiatrica per Berlusconi è una delle ennesime follie dell’Italia”, sentenzia l’ex leader dell’Ulivo. La sua risposta ad una domanda del giornalista Giovanni Minoli arriva a Santena, in provincia di Torino, durante la cerimonia per la consegna del Premio Cavour.
Prodi riconosce allo storico rivale anche “il merito di avere spostato Forza Italia verso una linea europea”. Nel suo giudizio sull’avversario, il Professore sembra però non tenere conto dello sviluppo del processo Ruby ter. Il procedimento a carico di Berlusconi è in pratica fermo da mesi, dopo l’ennesimo rinvio chiesto dall’imputato per motivi di salute. Nelle ultime due settimane, poi, il leader forzista si è recato per tre volte all’Ospedale San Raffaele di Milano dal suo medico personale Alberto Zangrillo. Un modo per evitare il processo secondo i numerosi critici. Prodi, invece, sembra convinto che le sue condizioni di salute non siano buone e che la richiesta di perizia psichiatrica sia solo strumentale.
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