Red Ronnie difeso da Cateno De Luca. Il sindaco di Messina, durante una diretta Facebook insieme al critico musicale, spiega perché Ronnie si sia rifiutato di mostrare il green pass all’ingresso del Museo di Messina. Venendo poi lasciato fuori dal direttore Orazio Micali. Quella di Red Ronnie, spiega De Luca, sarebbe stata solo una scenata. Una pantomima per cercare di fare pubblicità alla mostra su Caravaggio.
Ha lasciato perplesse molte persone la vicenda che, a Messina, ha visto protagonista Red Ronnie. Lunedì scorso, il critico musicale si è recato al Museo della città siciliana per vedere una mostra dedicata a Caravaggio. Una volta giunto all’ingresso del museo, però, Ronnie si è rifiutato di esibire il suo green pass. Nonostante lui stesso avesse dichiarato di averlo perché aveva appena preso un aereo.
A quel punto, il direttore del museo, Orazio Micali, ha deciso di non farlo entrare. “All’ingresso ci hanno chiesto di esibire il Pass-Verde. – ha protestato Red Ronnie – Io ce l’avevo, perché ho fatto il tampone il giorno prima per prendere l’aereo. Ma non intendevo mostrarlo perché la Costituzione ritiene lo stato di salute di un cittadino un dato sensibile protetto dalla privacy. Impedire di godere della cultura è un obiettivo primario di questo regime. È un sopruso chiedere il green pass. Il direttore non mi ha voluto ricevere, ma noi resistiamo”.
Parole che, adesso, dopo la conferenza stampa congiunta con Cateno De Luca, assumono un significato diverso. “La situazione è stata questa. Ho chiesto a Red: ‘Mi fai una cortesia? Inventati qualcosa, il mondo deve sapere che il museo ha cose pregiatissime’”, spiega il sindaco di Messina. “Nel momento stesso in cui mi hanno chiesto il green pass, che io ho, ho pensato ‘se vado dentro, do il green pass e faccio vedere i quadri, non ho l’eco che posso fare a dire una cosa nella quale credo’”, si giustifica invece Red Ronnie.
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