Alessandro Cecchi Paone contro Maria Giovanna Maglie a Dritto e rovescio. In realtà è un tutti contro tutti nella puntata del talk show di Rete 4 del 23 settembre. Il conduttore Paolo Del Debbio ha deciso di invitare i medici Fabrizio Pregliasco e Massimo Citro Della Riva, considerato il guru dei no-vax. I giornalisti Alessandro Cecchi Paone, Francesco Borgonovo, Gaetano Pedullà, Claudia Fusani, Giuseppe Cruciani e Maria Giovanna Maglie. Oltre all’esponente politica di Fdi Daniela Santanchè. Tra gli animi più accesi c’è quello di Cecchi Paone che difende a spada tratta le ragioni del sì a vaccini e green pass. In alcune occasioni, però, si lascia prendere troppo la mano, arrivando ad interrompere bruscamente i suoi interlocutori. Atteggiamento che provoca la reazione stizzita della Maglie.
“Paolo ho l’impressione che, dopo quasi due anni di dibattito sul vaccino – Maglie si rivolge al conduttore – tu che appartieni a quella categoria di persone pensanti e oneste che qualche libro lo hanno letto, ti sei reso conto che un dibattito a senso unico tra comitati scientifici, pseudo scienziati, politica asservita e media altrettanto convinti di dover distribuire il Verbo, ha stufato. Ti sei accorto – prosegue – che tutto questo ha ingrossato spaventosamente le fila dei vilipesi, degli offesi, dei dubbiosi. Perché è intollerabile questo metodo per cui uno comincia a dire anche delle cose non esatte, e gli si urla addosso cose come ‘fake news, idiota, cialtrone, arrogante, codice penale, Ordine dei medici’. Basta con questo metodo”. Le parole della Maglie spaccano ulteriormente lo studio.
“Non si parla di scienza raccontando panzane. Non è calcio, non è gossip. È scienza. Numeri, non sono opinioni”, prova allora ad interromperla Cecchi Paone. “Noi dobbiamo ripristinare un metodo per cui Alessandro Cecchi Paone non può parlare in questo modo”, alza la voce a sua volta la Maglie. Nel furioso battibecco si inserisce anche Borgonovo per dare ragione alla collega. Poi Del Debbio riesce a riportare una momentanea calma.
“Io non amo urlare, non amo interrompere. Non do a nessuno né dell’idiota, né dell’apprendista stregone, né dell’ignorante”, riprende la giornalista. “Perché non difendi la povera gente che muore. – insiste ancora Cecchi Paone – 50 morti al giorno, tutti non vaccinati”. Lei allora si lancia in una previsione catastrofica. “Nei prossimi mesi, con una situazione politica italiana estremamente difficile, questo tipo di dibattito avvelenato” potrebbe portare il Paese allo scontro sociale.
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