Matteo Salvini è un “tossico del Papeete”. A coniare questa spietata definizione è Giuliano Ferrara. Il giornalista de Il Foglio pubblica un tweet al vetriolo subito dopo lo strappo consumato dalla Lega contro Mario Draghi sulla delega fiscale. Il premier decide comunque di tirare dritto e di convocare il Consiglio dei ministri. Delega alla fine approvata nonostante l’assenza dei ministri leghisti.
“Il tossico del Papeete ha detto di Draghi che non è l’oroscopo, intendeva dire non è l’oracolo”. Così Giuliano Ferrara commenta le tensioni nel governo sulla delega fiscale. Per il giornalista, il leader della Lega non sarebbe altro che un “tossico”. Troppo vivido ancora in Ferrara il ricordo della giornata dell’estate di due anni fa, trascorsa da Salvini alla discoteca Papeete beach di Milano Marittima. Ferrara ironizza anche su un errore lessicale del Capitano che, per attaccare Draghi, confonde il termine oracolo con oroscopo.
La furia social di Ferrara si deve al fatto che la Lega ha deciso di disertare prima la cabina di regia, e poi il Cdm in cui è stata approvata la delega fiscale. “Ci saranno altri momenti di confronto, non aumentano le tasse. Della modifica delle rendite catastali si riparlerà nel 2026” prova a spiegare Draghi per rassicurare i leghisti. “Il no di Salvini? Lo spiegherà lui”, aggiunge poi passando la palla al leader del Carroccio.
La replica di Salvini è secca: “Nel testo non c’era quanto pattuito. Il metodo non va bene, non è l’oroscopo”. “La sostanza del Cdm di oggi è stata la discussione e l’approvazione della delega fiscale. – insiste però Draghi – Vorrei puntualizzare che la legge è una legge delega e quindi è una legge generale che poi andrà riempita da contenuti con un ulteriore momento di confronto”. Ma la Lega resta inamovibile. Non c’è solo la revisione del catasto, osteggiata fin dall’inizio. C’è anche una questione “di metodo”, fanno sapere da via Bellerio.
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