Un Matteo Salvini in difficoltà come non mai, quello che abbiamo visto in questi giorni. Costretto a fare i conti con la sconfitta alle ultime elezioni amministrative, con il sorprasso subito da Giorgia Meloni nella corsa alla leadership del centrodestra, con la frattura interna al suo partito, la Lega. E ora anche con le accuse di non prendere mai troppo marcatamente le distanze dall’estrema destra, quella che in piazza a Roma si è resa protagonista di violenze e vandalismo. Un nervo evidentemente abbastanza scoperto.
A Trieste, infatti, Salvini ha deciso di sottrarsi alle domande sul tema, di stretta attualità dopo l’assalto alla sede della Cgil da parte di alcuni gruppi di neofascisti. Sbottando e fuggendo addirittura dalla conferenza stampa, interrotta in anticipo: “E basta, ancora a parlare di fascismo, complimenti ai giornalisti italiani… bello parlare di Trieste…”. Poi un cenno al suo staff e via, giù dal palco.
Per Salvini, insomma, il tema della pericolosa deriva neofascista che ha contaminato le proteste contro il Green pass andate in scena in tutta Italia, con azioni di violenza che hanno colpito il Paese intero, non è argomento di stretta attualità. Un argomento che non piace, evidentemente, nemmeno a Giorgia Meloni, che dopo aver visto il leader della Lega alzare i tacchi ha deciso prontamente di imitarlo.
Poco prima di andarsene, Salvini aveva detto: “Sento che c’è qualcuno che vuole mettere fuori legge forze politiche, chi parla di fascismo deve ricordarsi che proprio il fascismo nacque mettendo fuori legge chi non la pensava come loro, organizzazioni sindacali e altri”.
Ti potrebbe interessare anche: L’assessore leghista insultato dai leghisti perché ricorda Gino Strada