Luigi Di Maio ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo nella serata di martedì 26 ottobre. Ma le cose si mettono subito male per il ministro degli Esteri nello studio di La7. La conduttrice gli pone infatti alcune domande sul contenuto del suo nuovo libro, appena uscito nelle librerie. Alla Gruber non va proprio giù il riferimento dell’ex leader del M5S al fatto di essere stato additato in passato come omosessuale al solo scopo di screditarlo
“Nel suo libro scrive anche che per screditarla l’hanno definita anche omosessuale. E lei dice che non è omosessuale. Ma nel 2021 lei pensa che sia un discredito essere gay? Perché c’è una excusatio non petita. Perché ha sentito il bisogno di chiarire?”, domanda in maniera stizzita la conduttrice al suo ospite incalzandolo. “Non è un’offesa”, prova subito a rimediare Di Maio.
“Prendo la domanda come provocatoria per risponderle. Io prima di tutto ho detto nel libro che non mi sono offeso quando mi hanno dato dell’omosessuale. Ma semplicemente ho detto che era una notizia non vera perché io sono eterosessuale. Sono fidanzato”, prosegue poi nel suo atto di discolpa il ministro degli Esteri. “Ma dice che hanno usato questa cosa per attaccarla”, insiste però la Gruber. “L’hanno utilizzata in campagna elettorale nel 2018, diversi personaggi politici e del giornalismo, per attaccarmi”, replica Di Maio.
Ma Lilli Gruber non sembra affatto convinta. “Ma chi è che può pensare nel 2021 di screditare una persona additandola come omosessuale?”, ripete indignata la giornalista. “Ce lo ricordiamo tutti quel passaggio. Fu utilizzato con toni di discredito. Ma semplicemente non era vero”, è costretto allora a puntualizzare Di Maio. “Ma anche a me hanno detto varie volte che sono lesbica”, lo punzecchia ancora la Gruber. Il dialogo tra sordi prosegue, ma le posizioni dei due contendenti restano distanti.
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