Il Ddl Zan viene affossato in Senato mentre Matteo Renzi si trova in Arabia Saudita. La notizia fa infuriare i sostenitori della legge sull’omotransfobia che, probabilmente, non vedrà più la luce. Decisivi una quindicina di franchi tiratori durante il voto segreto a Palazzo Madama sulla cosiddetta tagliola. I sospetti ricadono tutti sui senatori renziani di Italia Viva, anche se al momento non ci sono conferme ufficiali. Lo stesso Renzi è assente dall’aula. Ma la sua partecipazione alla conferenza organizzata dal principe saudita Mohammed Bin Salman fa discutere.
Matteo Renzi lo dice chiaramente e senza peli sulla lingua: se il Ddl Zan ha fatto questa fine la colpa è tutta di Pd e M5S. Secondo l’ex premier, infatti, i partiti del centrosinistra si sarebbero arroccati sulle loro posizioni oltranziste, finendo così per favorire la bocciatura del disegno di legge. Peccato però che lui stesso non lo abbia votato perché impegnato in Arabia Saudita. Renzi partecipa alla Future Investiment Initiative (FII) organizzata da Riad. Durante il suo intervento paragona la città di Firenze a quella nabatea di Al Ula. Parla della vittoria dell’Italia agli Europei e della reazione di Gigio Donnarumma dopo il rigore parato e, in generale, della “cultura che salverà il mondo”.
Peccato che, circa un’ora prima, il Ddl Zan fosse stato stoppato dalla tagliola in Senato tra scene di esultanza smodata provenienti dai banchi del centrodestra. Una circostanza che però non sembra colpire troppo il fondatore di Italia Viva. A chi gli domanda se non gli sembri paradossale trovarsi in un Paese che i diritti umani non li rispetta più di tanto come l’Arabia Saudita, mentre la legge Zan muore in Italia, replica con freddezza.
“Non mischio gli argomenti. Quello che penso dell’Arabia l’ho già detto molte volte e sono pronto a ripeterlo. Ma in un’altra sede”, afferma Renzi. Intanto però, dall’Italia arrivano e come le dichiarazioni contro di lui. Soprattutto da parte del Pd che lo accusa di aver “gettato la maschera”. Anche il rapper Fedez ci va giù duro. Ma il protagonista della vicenda si mostra tranquillo.
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