Lo stato di emergenza? Il governo Draghi è pronto anche a prorogarlo se sarà necessario. Il green pass? È uno strumento utile che servirà ancora. Sono questi i due passaggi fondamentali dell’intervista rilasciata dal ministro della Salute Roberto Speranza alla conduttrice di Mezz’ora in più, Lucia Annunciata. Il ministro gela dunque le speranze di chi credeva che entro Natale la situazione sarebbe tornata alla normalità. La pandemia è ritenuta ancora pericolosa e Speranza non ha nessuna intenzione di abbassare la guardia. Ma le sue parole provocano la reazione dei social.
“Credo che i dati degli altri paesi europei devono farci riflettere e tenere alta l’attenzione. C’è un dato di partenza che dà ragione alla nostra strategia: siamo all’86,3% di persone vaccinate con una dose e quasi all’83% con il ciclo completo”, dichiara Roberto Speranza durante la trasmissione domenicale di Rai3. “I dati da ogni angolo del mondo ci dicono che la situazione è più gestibile in termini di contagi e soprattutto ospedalizzazioni dove i tassi di vaccinazione sono molto alti. – aggiunge – Bisogna mantenere alta l’attenzione, con le mascherine al chiuso e anche all’aperto quando c’è il rischio di assembramento. Lo scudo che abbiamo costruito con il vaccino ci accompagnerà, ma va abbinato a misure di cautela”.
“La strategia di uso del green pass ci ha permesso di raggiungere risultati importanti. – prosegue Speranza – Il green pass in questo momento è fondamentale. In un quadro epidemiologico totalmente diverso faremo valutazioni necessarie. Ma non siamo in un momento in cui la curva si sta abbassando, soprattutto con l’arrivo della fase autunnale e invernale. I numeri dell’Italia sono molto più bassi rispetto a quelli degli altri paesi europei ma sono numeri in crescita. In questo momento il green pass ci serve”.
Alla domanda se lo stato di emergenza che scade il 31 dicembre verrà prorogato, il ministro Speranza replica deciso. “Come governo abbiamo sempre deciso di fare questo tipo di scelte immediatamente prima della scadenza. 60 giorni sono un periodo troppo lungo per dire cosa faremo. Ci baseremo sull’evidenza scientifica. Se sarà necessario avere ancora l’impianto legislativo e d’intervento dello stato d’emergenza lo decideremo nei giorni immediatamente precedenti alla scadenza. Non avremo alcun timore a prorogarlo come è stato fatto in altri momenti”, conclude.
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