Continuano ad uscire nuove succose anticipazioni dell’ultimo libro di Bruno Vespa, ‘Perché Mussolini rovinò l’Italia (e come Draghi la sta risanando)’, in uscita il 4 novembre prossimo. Prima è il turno di Giancarlo Giorgetti. Il ministro leghista dello Sviluppo economico parla di Mario Draghi che potrebbe dirigere il governo anche facendosi eleggere al Quirinale. Dando così vita ad una sorta di semipresidenzialismo. Poi, tocca a Silvio Berlusconi parlare dell’elezione del successore di Sergio Mattarella. Lui vedrebbe bene una donna al Colle, ma al momento non saprebbe trovare il profilo giusto. Lui invece ha “tanti amici”.
“Mi hanno proposto di essere il candidato del centrodestra. Ma mi sembra inopportuno parlare del Quirinale quando è ancora in carica l’attuale presidente della Repubblica. Peraltro, non sarebbe un’elezione facile, perché il centrodestra non avrebbe da solo i voti necessari”. Così Silvio Berlusconi risponde a Bruno Vespa che nel suo libro gli domanda chiarimenti sulla prossima elezione presidenziale.
“Ci sono 290 deputati e senatori usciti dai gruppi parlamentari originari. In tanti mi sono amici, ma, ripeto, è ancora tutto da vedere”, prosegue poi nel suo racconto il Cavaliere, il quale lascia intendere chiaramente di avere diversi assi nella manica da giocarsi in Parlamento.
Poi, la domanda del giornalista sull’ipotesi di una candidata donna che, per la prima volta nella storia repubblicana, potrebbe diventare presidente della Repubblica. Ira molto ad esempio in questi giorni il nome del ministro della Giustizia Marta Cartabia. “Servirebbe l’immagine di una donna protagonista del mondo politico, sociale, culturale, economico. Ma non mi pare che si sia ancora manifestata”, apre una finestra per poi richiuderla subito Berlusconi. Il leader di Forza Italia rassicura anche sul futuro di Mediaset. “Ha deciso di diventare una televisione paneuropea. Che, però, continuerà fiscalmente a essere italiana, mantenendo saldamente il controllo nelle mani di Fininvest”, spiega.
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