Il Covid rialza la testa in buona parte del mondo. In Europa, nonostante l’alto tasso di vaccinazione, salgono i contagi e i diversi Stati adottano strategie diverse per contenere la diffusione del virus. La più dura di tutti al momento si è dimostrata l’Austria che, ad esclusione del posto di lavoro dove sarà valido anche il tampone, limita l’uso del green pass solo a vaccinati e guariti dalla malattia. Ma fuori dai confini europei c’è chi decide di stringere ancora di più la corda nei confronti dei No vax. È il caso di Singapore dove il governo ha annunciato che non pagherà più le cure mediche alle persone non vaccinate per scelta che eventualmente dovessero finire in ospedale.
Singapore supera l’Austria per durezza delle misure prese contro i No vax. Dall’8 dicembre prossimo, infatti, il governo dell’isola-Stato asiatica non coprirà più le spese mediche alle persone “non vaccinate per scelta” . Nel Paese l’85% della popolazione ha ricevuto due dosi, mentre l 18% anche la terza.
L’annuncio arriva dal ministro della Salute durante una conferenza stampa. “Dobbiamo mandare un segnale importante per esortare tutti a vaccinarsi – spiega il ministro Ong Ye Kung – Oggi coloro che non sono completamente vaccinati continuano a costituire in modo sproporzionato la maggior parte dei casi gravi e in terapia intensiva e mettono a dura prova il nostro sistema sanitario”.
Dunque, gli abitanti di Singapore hanno circa un mese per adeguarsi alla nuova disposizione. Chi al momento ha ricevuto una sola dose di vaccino contro il Covid avrà però tempo fino al 31 dicembre. Il ministro specifica comunque che i costi dell’eventuale ricovero di persone non vaccinate per motivi di salute resterà a carico dello Stato. “Ove applicabile – conclude – i pazienti Covid non vaccinati per scelta potranno comunque usufruire degli accordi di finanziamento dell’assistenza sanitaria per pagare le proprie cure”.
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