Alcuni organi di stampa lo hanno già ribattezzato il “fronte del Nord”. Si tratta dei governatori e degli amministratori locali leghisti, stufi delle continue manifestazioni dei No green pass che bloccherebbero l’economia facendo perdere clienti agli esercizi commerciali. Certo, al momento il leader della Lega è combattuto tra la condanna delle proteste che creano disagi e la critica al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, secondo lui incapace si svolgere il suo mestiere. Ma le pressioni sempre più forti di Luca Zaia, Massimiliano Fedriga, Attilio Fontana e gli altri lo spingono sempre di più su posizioni No vax.
“Basta cortei selvaggi. Si può manifestare ma senza disturbare il prossimo, se lo Stato non riesce a garantire il rispetto delle regole siamo messi male. Se uno cambia il percorso ne subisce le conseguenze”. Così tuona Salvini contro i manifestanti anti green pass dalle colonne del quotidiano Libero. Una presa di posizione sempre più dura contro chi protesta. Anche se il leader leghista non smette di prendere di mira il suo successore al Viminale. “Se vietiamo le manifestazioni perché non siamo in grado di far rispettare le regole, allora il ministro dell’Interno non sa fare il suo lavoro”, attacca il leader del Carroccio.
“Sabato si vedrà un altro film, ora le regole le dettiamo noi”, dichiara intanto esultante il questore di Milano, dopo che il Viminale ha stabilito nuove regole stringenti per le manifestazioni. Basta cortei nel centro delle città che bloccano il commercio. Permessi solo sit-in in piazze più periferiche. Con obbligo di indossare la mascherina ovviamente. “La manifestazione è un diritto democratico. Deve essere tollerata nella misura in cui non sia una privazione della libertà degli altri”, sostiene Zaia.
Anche Fontana si schiera senza se e senza ma dalla parte dei commercianti e contro le manifestazioni No green pass. Mentre Fedriga risulta addirittura tra i 60mila firmatari della petizione di Trieste contro le manifestazioni in centro. “Non credete alle pagliacciate sui social, vaccinatevi”. Questo l’appello del governatore friulano.
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