Gigi Riva ha 77 anni ma si dimostra più in forma che mai. Domenica scorsa l’ex calciatore del Cagliari e della Nazionale italiana degli anni ‘70 ha festeggiato in casa sua il suo 77esimo compleanno, in compagnia di tutti i suoi familiari. Intervistato dal Corriere della Sera, racconta di non aver avuto particolari preoccupazioni di contagiarsi con il Covid, perché a casa sua sono tutti immunizzati. E lui ha fatto pure la terza dose già tre settimane fa. Riva dimostra invece tutta la sua amarezza rispetto alle tesi negazioniste dei No vax e replica a tono alle accuse ricevute sui social.
Domenica scorsa Gigi Riva ha dunque festeggiato il suo 77esimo compleanno. “Sono stati eccezionali. Sono venuti e hanno fatto tutto loro, io non mi sono mosso dalla sdraio. – racconta al Corriere – C’erano le mie nipotine, c’era anche Gianna, la madre di Nicola e Mauro. E altri miei amici, una grande torta. Sai, quelle cose che fanno piacere. La sera quando sono andato a dormire ho fatto fatica a prendere sonno, tanta era l’emozione. Il regalo più grande è stato averli lì con me”.
“Eravamo tutti vaccinati, a partire dai miei figli. E poi io ho fatto anche la terza dose, tre settimane fa”, replica al giornalista che gli chiede come abbiano fatto con il Covid. “Mi hanno chiamato per la terza dose e sono andato. E sì, mi hanno riconosciuto e mi hanno detto che ho fatto bene”, aggiunge Gigi Riva ricordando il suo arrivo in ospedale per la vaccinazione.
Non è mancato però l’odio social anche nei suoi confronti da parte dei No vax. “Un altro venduto, o un altro manipolato. Meglio pensare la seconda, trattandosi di Riva”, ha commentato con livore qualcuno. “Io faccio quello che voglio, non dipendo sicuramente da loro. Non mi fanno né caldo né freddo. – replica secco Gigi Riva – Non ho nessun problema con loro, ma quando vedo le proteste in televisione cambio canale. Non si può manifestare creando il caos, picchiandosi. Non voglio neanche commentare chi si comporta così, dopo un anno e mezzo di crisi mondiale dovuta alla pandemia, dopo così tanti morti”.
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