Stefano Puzzer non molla mai. L’ex leader della protesta anti green pass dei portuali di Trieste, ora fondatore del movimento ‘La gente come noi’, sfida nuovamente Mario Draghi e il governo italiano. Puzzer annuncia la sua nuova iniziativa dalla piazza di Trieste, dove domenica 14 novembre si è celebrato il No paura day. Il portuale rende noto che lui e i suoi compagni si recheranno presto a Ginevra, di fronte alla sede dell’Onu, portandosi dietro il tavolino e le sedie che sono costati a Puzzer il Daspo da Roma per un anno.
È uno Stefano Puzzer dallo sguardo mite ma deciso quello che si presenta in piazza a Trieste il 14 novembre. Assieme a lui, ad arringare una folla di alcune centinaia di persone, ci sono anche l’ex dirigente Rai Carlo Freccero e lo psichiatra, sospeso dall’Ordine dei medici perché non vaccinato, Alessandro Meluzzi. “La propaganda ci ha trasformato con la paura. E il popolo obbedisce”, scalda i presenti Freccero.
Ma è quando prende la parola Puzzer che gli animi si accendono. “Abbiamo chiesto che il nostro tavolino e le nostre seggiole andassero da un’altra parte. – annuncia il portuale No green pass – Le porteremo in un posto dove sicuramente non prenderemo il Daspo. Le porteremo direttamente a Ginevra all’Onu. Ci è già stato dato l’accredito. Noi le porteremo perché ci sono state date delle violazioni”.
Insomma, il divieto di entrare nella Capitale per un anno non ha fatto perdere la voglia di protestare a Stefano Puzzer, che anzi rilancia la sua sfida a Draghi. “Noi come portuali andremo lì. – assicura – Però ci vestiremo di ogni categoria esistente. Uno di noi si vestirà da sanitario. Io farò la casalinga, uno farà il nonno, uno il bimbo, uno la maestra, uno l’avvocato, uno il magistrato. Saremo tutti lì e lotteremo per i nostri diritti, per la nostra Costituzione e soprattutto per la nostra libertà”.
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