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Renzi difeso da Galimberti: “Una vittima, Pd è una Dc scadente”

Umberto Galimberti difende a spada tratta Matteo Renzi dalle feroci critiche subite negli ultimi tempi. Il filoso è ospite di In Onda nella serata di domenica 14 novembre, Insieme a lui, nello studio della trasmissione di La7 condotta da Conchita De Gregorio e David Parenzo, ci sono anche la parlamentare renziana Maria Elena Boschi e lo scrittore Gianrico Carofiglio. Galimberti non si fa problemi a definire Renzi una “vittima” e a puntare il dito contro il Pd.

Galimberti difende Renzi

La conduttrice domanda al suo ospite perché “anche l’attività lecita e privata di Renzi genera tanto clamore”, al di là delle sue conferenze fatte in Paesi poco democratici come Arabia Saudita e Turchia. “Tante volte per aggregare ed entusiasmare i propri seguaci occorre trovare un capo espiatorio. – replica deciso Galimberti – A me sinceramente Matteo Renzi appare una vittima. Nel senso che ho l’impressione che il Partito democratico abbia avuto come unica ragione sociale quella di far fuori Renzi”. Questa la grave accusa lanciata dal professore.

“Quando è riuscito a farlo fuori, non ha più avuto ragione sociale. Perché non riesco a vederla questa ragione sociale. – prosegue Galimberti nella difesa dell’ex segretario Dem – Cosa vuole Renzi? Vuole aggregare il centro alla sinistra. Posto che il Pd sia un partito di sinistra, perché secondo me appare come un partito di centro. Forse una Dc scadente. Allora, questa aggregazione a me pare utile, per la semplice ragione che l’alternativa sarebbe aggregarsi con quelli del M5S, che saranno sempre meno nella prossima legislatura. E quei numeri non saranno sufficienti per competere con la destra”. Questa la sua analisi impietosa.

“C’è qualcosa di così terribile in questo tipo di pensiero?”, si domanda polemicamente Galimberti. Conchita De Gregorio ricorda allora che in questi ultimi mesi Italia Viva “sta cercando di trovare un’alleanza con Forza Italia e gli altri partiti della destra in Sicilia” e avanza anche il sospetto che siano in atto delle “manovre” dei renziani per votare un candidato di centrodestra al Quirinale. Vedi Silvio Berlusconi. “Forza Italia tutto sommato è un partito di centro. – spiega allora il filosofo – Sufficientemente distinto, almeno a parole, dalla destra estremista e sovranista”.

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