In una recente intervista a La Stampa, Enrico Letta propone di stringere un patto tra tutte le forze politiche di maggioranza, allo scopo di blindare la legge di Bilancio. Solo dopo si potrà iniziare a discutere dell’elezione del nuovo presidente della Repubblica, prevista per febbraio. Giuseppe Conte replica al segretario del Pd dalle colonne dello stesso quotidiano. Il leader del Movimento 5 Stelle accetta la proposta lettiana. Ma rilancia chiedendo di sedersi intorno ad un tavolo anche con Silvio Berlusconi e le opposizioni per le riforme costituzionali.
“Ritengo senz’altro opportuno un incontro con gli altri leader per assicurare un percorso più spedito alla legge di Bilancio. – così Giuseppe Conte intervistato da Ilario Lombardo – Ma suggerisco di far sedere al tavolo anche i capigruppo. Non vorrei che un incontro del genere venisse percepito come lesivo delle prerogative del Parlamento a cui adesso spetta il compito di approvare la manovra”.
Il giornalista gli domanda se la sua risposta equivalga ad un no. Ma Conte precisa subito che è il contrario. “Vorrei approfittare di questa occasione per rilanciare un altro confronto con tutte le forze politiche, anche di opposizione, per affrontare il tema delle riforme costituzionali. Che sono il vero nodo della nostra vita istituzionale”. Questa la proposta del leader del M5S indirizzata a tutte le forze politiche, anche quelle di opposizione.
Di fronte alle critiche del suo intervistatore, che lo punzecchia sul fatto che forse questo non sia proprio il momento migliore per parlare di riforme costituzionali, la replica di Giuseppe Conte è netta. “Non c’è nulla di più prioritario per il futuro del Paese che mettere i governi in condizione di poter programmare un piano di riforme necessario a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Il sistema così com’è non va”. Questo il suo allarme rivolto ad alleati e oppositori in Parlamento.
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