Massimo Galli protagonista dell’ultima puntata di Cartabianca. Il primario del reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, da poco andato in pensione, discute di emergenza Covid nello studio di Bianca Berlinguer. Insieme a lui, tra gli altri, c’è anche Maddalena Loy, coordinatrice della ‘Rete nazionale scuole in presenza’ e scettica nei confronti del vaccino, soprattutto se somministrato ai più giovani. I due si confrontano in maniera dura e serrata. Ma ad un certo punto Galli sbotta con la sua interlocutrice accusandola di interromperlo di continuo.
“Avremo certamente un’ondata non trascurabile di malattia tra i non vaccinati e purtroppo anche tra una parte dei vaccinati che non hanno risposto brillantemente al vaccino. Questi sarebbero stati risparmiati se ci fossero stati più vaccinati. L’oscurantismo di alcuni individui finisce per mettere in pericolo tutta la popolazione”, dichiara Massimo Galli a Cartabianca parlando della quarta ondata di Covid.
Poi inizia il battibecco con la Loy. “Con questo tipo di personaggi non vale veramente la pena discutere, tanto hanno la loro verità rivelata”, si lamenta il professore dopo l’ennesima interruzione subita. “No non è una verità, è la richiesta di avere meno fretta. Sui ragazzi per esempio c’è fretta. Lei ha detto che circola. Ad esempio, da agosto a oggi c’è un calo di contagi tra i ragazzi”, replica però decisa la sua interlocutrice.
“Il cinismo con cui lei…- riprende il discorso Galli che all’ennesima interruzione si mette a gridare – adesso lei sta zitta e mi lascia parlare. Perché quello che sta facendo è un comportamento assolutamente inaccettabile. A quanto pare siamo in un dibattito, allora lei per favore si taccia un momento e fa finire un ragionamento. Perché lei sta intervenendo continuamente sulle posizioni degli altri. Questa è maleducazione tra l’altro”. La Loy non ci sta e controbatte: “Lei mi ha dato del personaggio. Se non è maleducato non lo so. Io sono una signora, non un personaggio”. Chiusura della discussione riservata dalla Berlinguer a Galli. “L’assoluto cinismo con cui questa signora ci viene a dire che in fondo, poveretti, sono stati soltanto 36 i bambini morti, è una posizione di assoluto cinismo. Per il morbillo abbiamo giustamente menato scandalo per molti meno morti”, attacca il medico.
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