Reazioni opposte da parte di Roberto Burioni e Andrea Crisanti alla notizia che la pandemia di Covid sta riprendendo vigore in Europa. Il virologo di Medical facts punta il dito senza esitazioni contro i No vax, unici responsabili secondo lui di un eventuale nuovo lockdown generalizzato. Diversa la posizione del microbiologo dell’Università di Padova secondo il quale questa “caccia alle streghe sui No vax distoglie dall’obiettivo principale”.
Il Covid ricomincia a far paura all’Europa. Nelle ultime settimane i casi di infezione stanno aumentando esponenzialmente in tutto il Vecchio continente, anche se con effetti diversi. Ci sono alcuni Paesi come la Spagna, e anche l’Italia, che non sono ancora tornati in piena emergenza. Altri Stati come l’Irlanda e l’Olanda sono più in difficoltà e hanno già adottato restrizioni, nonostante l’alta percentuale di vaccinazioni. Discorso ancora diverso per Germania e Austria. In quest’ultimo Paese è già stato deciso un lockdown generalizzato e non si esclude di introdurre persino l’obbligatorietà del vaccino.
“Chiudere in casa i vaccinati per colpa di chi senza motivo razionale non si è vaccinato contro il Covid è come proibire la circolazione a tutti perché qualche irresponsabile guida ubriaco. Immensamente ingiusto e intollerabile”, si sfoga a questo proposito sui social Roberto Burioni. “Domanda per giuristi: un lockdown limitato ai non vaccinati (che non hanno infranto alcuna legge) sarebbe costituzionale?”, aggiunge poi in un altro tweet provocatorio.
“Questa caccia alle streghe sui no vax distoglie dall’obiettivo principale, perché in Inghilterra si è vaccinato il 74% della popolazione e hanno 40mila casi al giorno. Mentre l’Irlanda, dove si è vaccinato il 93% della popolazione con età superiore a 18 anni, con una media dell’84%, in questo momento è la nazione che ha più contagi al mondo”, lancia invece l’allarme Crisanti. “C’è qualcosa che non capiamo e bisogna metterselo in testa. La differenza dei non vaccinati in questo momento rispetto alla trasmissione non ha un grossissimo impatto. I No vax non devono essere la foglia di fico per coprire errori di strategia e di decisioni. Non è stata fatta nessuna analisi per capire quali erano i vaccini che davano più protezione”, conclude il medico.
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