Fabio Tuiach nuovamente ospite di Massimo Giletti. Stavolta non in collegamento video, ma direttamente nello studio di Non è l’Arena. L’ex pugile dei paesi massimi e portuale di Trieste, da poco licenziato, racconta la sua esperienza da malato di Covid e difende con forza la decisione di non vaccinarsi insieme a tutta la sua famiglia. Il conduttore lo incalza, spalleggiato dal viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri e dal giornalista Luca Telese. Tuiach a quel punto racconta un particolare che lascia tutti senza parole: il figlio maggiore è affetto da una malattia rarissima e lui quindi ha paura di vaccinarlo.
Tuiach ricorda l’episodio dello sgombero del porto di Trieste da parte delle forze dell’ordine, mentre lui e altri suoi colleghi erano seduti a terra a pregare. Giletti si professa cattolico e non critica affatto il suo ospite per essersi presentato anche in tv con il rosario in mano. Gli domanda però di spiegare bene perché ha partecipato alle manifestazioni triestine mentre era in malattia, finendo poi per essere licenziato. Tuiach difende le sue ragioni protestando contro il fatto che la polizia abbia usato gli idranti, costringendolo poi a prendere cinque giorni di malattia. Lui avrebbe la sola colpa di essere uscito la sera dell’ultimo giorno per salire su un palco e arringare la folla.
“Ma se uno è malato deve stare a casa. Lo dico da imprenditore”, protesta Giletti. “Una cosa è andare a parlare sul palco o venire qui. Un altra è andare a spaccarsi la schiena in porto a far fatica”, ribatte però Tuiach. Il conduttore ricorda poi che anche il suo ospite ora ha il Super green pass, visto che recentemente ha preso il Covid. “È guarito. Dovrà fare un rinforzino con una dose entro sei mesi”, commenta allora l’altro ospite, il viceministro Pierpaolo Sileri, scatenando la risata ironica dell’ex pugile. “Non lo farò mai, né io né la mia famiglia. Il Covid è stata un’influenza stagionale. Io sono un atleta e ho 41 anni”, ribatte.
“Col rosario si cura la fede ma non si cura la malattia. Voi avete creato un focolaio, riempito le terapie intensive e contagiato sette portuali. E se tocchi un debole quello muore. E questo è molto poco cristiano. È finito il circo, adesso voi potete tornare a fare una conversione”, lo bacchetta allora il giornalista Luca Telese. Poi Giletti gli domanda nuovamente perché non voglia vaccinarsi. “Sono tornato da Lourdes e ho sentito che questo vaccino è sbagliato. Il mio primo figlio è nato con una malattia unica in Italia. E metti caso che vaccino mio figlio di 17 anni e gli succede qualcosa? Io ho paura del vaccino come voi del Covid”, racconta allora Tuiach lasciando tutto lo studio interdetto.
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