Si prospettano tempi duri per Giuseppe Conte alla guida del M5S. Fino a pochi mesi fa sembrava che l’ex premier dovesse vestire i panni dell’unico salvatore possibile di un Movimento ormai allo sbando e in continua emorragia di voti. Gli eventi delle ultime settimane stanno però facendo precipitare la situazione. Il primo a rampognare Conte è stato un ex pentastellato come Alessandro Di Battista, la cui eventuale discesa in campo con un nuovo partito potrebbe mettere definitivamente in crisi il M5S. Ma sono le critiche di Beppe Grillo a preoccuparlo seriamente. Sui giornali si parla persino delle ipotesi Virginia Raggi o Luigi Di Maio come suoi eventuali sostituti.
Al momento l’opposizione a Conte all’interno del M5S viene solo sussurrata. Non c’è niente di ufficiale. Nessuna dichiarazione di sfiducia diretta da parte di nessun pentastellato. Dietro le quinte però starebbe accadendo di tutto. L’unico ad uscire allo scoperto, come accennato, è stato Di Battista che, però, dall’esterno non può influire sugli equilibri del Movimento. A spaventare veramente Conte è invece Beppe Grillo che, solo pochi giorni fa, parlando del boicottaggio della Rai annunciato dall’ex premier, ha ironizzato definendolo uno “specialista in penultimatum”.
Ma a pesare è anche il presunto atteggiamento di distacco di Grillo che si sarebbe rifiutato di scendere a Roma per incontrare pubblicamente Conte. Anzi, il fondatore del M5S vorrebbe tenersi il più alla larga possibile da lui. Critiche alla linea del partito sono invece giunte da diversi parlamentari dopo l’approvazione da parte del governo del decreto sul cosiddetto Super green pass. In molti pensano che gli elettori potrebbero punire questa scelta politica.
Con i sondaggi che danno il M5S in caduta libera all’11%, starebbero allora scaldando i motori alcuni pezzi da 90 del Movimento. Un nome su tutti come possibile sostituta di Conte è quello dell’ex sindaca di Roma, Virginia Raggi. Ma anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sarebbe pronto a riprendersi la guida del M5S.
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