Dovrebbe svolgersi intorno alle ore 17 del 14 dicembre il Consiglio dei ministri durante il quale lo stato di emergenza verrà prolungato fino alla data del 31 marzo. Tutto sembra ormai deciso da parte del governo Draghi, in attesa ovviamente di conferme ufficiali. Intanto, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli riunisce a Palazzo Chigi il commissario straordinario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo, il capo della protezione civile Fabrizio Curcio e i rappresentanti dei ministeri di Salute e Economia, per preparare la successiva uscita dallo stato di emergenza. Negli stessi momenti si fa sentire anche il ministro della Salute Roberto Speranza che annuncia “ulteriori scelte” da parte dell’esecutivo.
“Oggi in Cdm ci saranno ulteriori scelte sull’emergenza che stiamo vivendo” dichiara il ministro Speranza durante il seminario ‘La casa come primo luogo di cura del cittadino. L’accreditamento delle cure domiciliari e delle Reti di cure palliative’. “Le terze dosi sono ancora più importanti per fronteggiare la variante Omicron. Lo stiamo vedendo dai dati che arrivano”, aggiunge Speranza.
“I numeri di questi giorni sono molto incoraggianti. – prosegue il ministro – Ieri mezzo milione di dosi di vaccino anti-Covid inoculate. In totale sono state superate i 100 milioni di dosi di vaccino somministrate. E anche per le prime dosi, nelle ultime settimane ce ne sono state 450mila. Molte le prenotazioni anche per i più piccoli”.
Secondo Speranza, inoltre, “la casa come primo luogo di cura è una strategia che dobbiamo assolutamente perseguire. Siamo uno dei Paesi con più anziani nel mondo. Vogliamo diventare il primo Paese in Europa per le cure domiciliari agli over 65. L’epidemia continua ad essere un problema reale, concreto con cui fare i conti. Certo abbiamo strumenti che un anno fa non avevamo, a cominciare dai vaccini”, conclude il ministro secondo il quale l’uso dei vaccini si è rivelato fondamentale contro il Covid.
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