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Fiore e Castellino indagati per terrorismo

Ancora brutte notizie per Roberto Fiore e Giuliano Castellino. I due leader di Forza Nuova dovranno passare molto probabilmente il Natale in carcere, dopo la richiesta di giudizio immediato nei loro confronti formulata dalla procura di Roma. I fatti contestati riguardano l’assalto alla sede romana della Cgil avvenuto il 9 ottobre scorso, a margine della manifestazione dei no green pass a piazza del Popolo. Su di loro però si abbatte adesso anche la gravissima accusa di terrorismo. La procura che conduce quest’altro filone di inchiesta è stavolta quella di Bari. Fiore e Castellino rischiano pene severe.

Fiore e Castellino indagati per terrorismo

Fiore e Castellino indagati per terrorismo. La notizia, clamorosa, la fornisce Repubblica. Secondo quanto riportato dal quotidiano, sei procure italiane starebbero indagando sul tentativo dei vertici di Forza Nuova di infiltrare le manifestazioni dei no vax e no green pass, con lo scopo di dare vita ad un gruppo eversivo di estrema destra, capace di opporsi allo Stato anche con l’uso delle armi. Accuse tutte ancora da provare ovviamente. Ma la procura di Bari, in particolare, ci starebbe lavorando.

Repubblica scrive apertamente di un “piano occulto per dare vita a un nuovo organismo di matrice politico-eversiva”. Secondo i pm baresi, questo presunto piano “comprende ma non si esaurisce in Forza Nuova”. Ma l’intenzione di Fiore e Castellino, e dei loro sodali, sarebbe stata quella di mettere insieme “un movimento storicamente organizzato e politicamente attivo, in grado di avere strutture, personale e risorse finanziarie, come appunto Forza Nuova” con movimenti “politicamente molto meno o per niente orientate. Come la galassia no vax, interessata però allo stesso piano di natura eversiva nei confronti dello Stato”.

Le indagini baresi hanno preso avvio da tempo. Da quando a Palazzo Chigi c’era ancora Giuseppe Conte. Tutto sarebbe partito da un’indagine su Roberto Falco, uno dei leader dei ristoratori che chiedevano le riaperture e fratello di Angelo, membro di una banda considerata vicina ai clan di Bari che si occupava di assaltare i furgoni portavalori. Roberto sarebbe stato in contatto con Fiore e Castellino.

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