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Tra Draghi e il Colle ora c’è un ostacolo chiamato Covid

Tra Mario Draghi e il Colle, sogno non troppo nascosto dell’attuale presidente del Consiglio, si è improvvisamente frapposto un ostacolo decisamente imponente: l’improvvisa impennata nei contagi, con l’intera Europa travolta dalla quarta ondata e costretta a ricorrere a restrizioni e nuove imposizioni. Un rinnovato clima di paura che, come raccontato da Repubblica, non aiuta certo il premier.

Draghi sa infatti che se il contagio dovesse addirittura peggiorare, la sua scalata al Quirinale potrebbe essere percepitata come troppo rapida, inopportuna, con l’Italia lasciata nel bel mezzo di una crisi politica, forse addirittura in un ritorno anticipato alle elezioni, in un momento delicatissimo. La reazione dell’opinione pubblica rischierebbe di essere feroce, facendo tracollare il consenso dell’ex presidente della Bce.

Nel corso dell’ultimo meeting al Consiglio Europeo, Draghi ha ascoltato con preoccupazione le notizie provenienti dall’Inghilterra, dove la situazione è stata dipinta come “terribile”. Non a caso, la reazione del premier italiano è stata ricordare i 135 mila morti in Italia nel corso della pandemia, così da zittire le critiche alle nuove misure adottate dal suo governo. Con l’obbligo vaccinale che potrebbe arrivare già a gennaio, proprio quando la partita per l’elezione del Capo dello Stato entrerà nel vivo.

L’emergenza Covid rischia non solo di imporre nuove, pesanti decisioni, ma anche di danneggiare fortemente alcuni settori come il turismo, mettendolo in ginocchio. In un quadro del genere, lasciare il proprio ruolo di premier e scatenare una difficile caccia al ruolo di suo successore, o il ritorno al voto, sarebbe quanto meno inopportuno. Draghi ne è consapevole e rischia di riporre nel cassetto il sogno di un salto verso il Colle. Con Berlusconi osservatore più che interessato di questo scenario.

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