Lilli Gruber e Francesco Borgonovo protagonisti di un nuovo siparietto durante Otto e mezzo. La conduttrice del talk show di La7 domanda al collega, vicedirettore de La Verità, se abbia fatto la terza dose del vaccino. Lui le ricorda stizzito di aver già risposto ad una sua domanda simile qualche tempo fa. E comunque si rifiuta di rispondere adducendo motivi di privacy. Una reazione che scatena la feroce ironia della Gruber.
Lilli Gruber domanda al direttore di Pneumologia al Policlinico Gemelli di Roma, Luca Richeldi, in che modo secondo lui reagiranno gli italiani alle nuove restrizioni annunciate da Draghi. Cittadini che si sentono smarriti e confusi, visto che per la maggior parte hanno effettuato la vaccinazione richiesta e si sono adeguati alle restrizioni imposte. Il professore punta subito il dito contro le oltre sei milioni di persone che non si sono ancora vaccinate e che occupano la maggior parte dei posti letto in ospedale riservati ai pazienti Covid. C’è però anche l’incognita della variante Omicron che “sta mettendo in ginocchio Paesi come Inghilterra e Germania che per noi sembravano dei modelli di efficienza sanitaria”, sottolinea Richeldi.
Insomma, secondo il professore, l’Italia non ha fallito nella risposta alla pandemia, considerando anche che l’Olanda ad esempio ha dichiarato un nuovo lockdown. “Tu hai fatto la terza dose?”, chiede a quel punto senza preavviso la Gruber a Borgonovo. “Oggi il presidente del Consiglio Draghi ha fatto un appello alla popolazione a fare la terza dose”, aggiunge la conduttrice. “Ripeterò quello che ho detto la volta precedente. Essendo dati sensibili, quelli sulla vaccinazione sono protetti dal green pass, non condividerò il mio stato vaccinale”, la stoppa però il suo collega.
“Scusa, mi sono dimenticata che tu non ci dici neanche se sei vaccinato. Secondo me tu hai fatto già anche la terza dose”, allarga allora le braccia la Gruber sorridendo, cercando di provocare Borgonovo. “È una deduzione un po’ come le previsioni dei nostri virologi”, ironizza a sua volta il giornalista che poi risponde a Richeldi. “Gli faccio notare sommessamente, da giornalista, e non certo da studioso come lui, che gli studi che parlano della contagiosità dei vaccinati risalgono a luglio. Non si riferiscono alla variante Omicron, ma alla Delta”, affonda il colpo Borgonovo.
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