I tempi sono maturi per portare, per la prima volta nella storia d’Italia, una donna al Quirinale. Sono queste le parole che l’ex premier Giuseppe Conte rivolgerà agli altri partiti che sostegnono il governo Draghi una volta terminate le festività natalizie. Come rivelato da Repubblica, l’Avvocato del Popolo ha già pronto da tempo il suo discorso, con il quale cercherà di convincere anche gli esponenti di destra.
I giochi, d’altronde, si preparano a entrare nel vivo, con Conte indirizzato a tenere la locomotiva M5S su un doppio binario: da un lato mostrarsi realista e offire anche al centrodestra una soluzione praticabile, senza indugiare troppo nei tradizionali giochini al momento del voto, dall’altro tentare di farsi portavoce di una scelta forte, di rottura, scardinando un sistema fin qui prettamente maschile.
Dovesse passare l’idea di una donna al Colle, le possibili scelte sarebbero tante, anche a destra: l’ex ministra della Giustizia Paola Severino, l’attuale Guardasigilli Marta Cartabia, la vicepresidente della Lombardia Letizia Moratti, la diplomatica Elisabetta Belloni. Più difficile la strada che porta a Maria Elisabetta Casellati, presidente del Senato in passato spesso in rotta di collisione con il M5S.
La scelta di un profilo femminile permetterebbe tra l’altro di allontanare dal Quirinale i due nomi più discussi degli ultimi mesi: Silvio Berlusconi, verso il quale il Movimento non potrà mai mandare segnali di apertura per questioni di coerenza, e Mario Draghi, altro nome che rischia di spaccare il fronte pentastellato.
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