Il dibattito sul vaccino obbligatorio per poter lavorare si fa sempre più serrato. Secondo le anticipazioni fornite da diversi organi di stampa, durante il prossimo Consiglio dei ministri, in programma probabilmente il prossimo 5 gennaio, il governo Draghi potrebbe decidere per un’ulteriore stretta, obbligando i lavoratori a vaccinarsi (se non guariti dal Covid da meno di 6 mesi) per poter conservare il proprio posto. In attesa delle decisioni dell’esecutivo, l’obbligo di vaccino in Serie A scatterà invece a partire dal 10 gennaio. Alcuni calciatori risultano però ancora non vaccinati. Ed esplode il caso del Bologna, dove sarebbero tre i tesserati no vax. Tra questi Nicola Sansone che, pur accettando di fare la prima dose, condivide su Instagram tutta la sua rabbia.
Anche i calciatori di Serie A dovranno dunque essere vaccinati per poter scendere in campo. Finora per gli atleti no vax era stato sufficiente sottoporsi ad un tampone. Ma dal 10 gennaio non sarà più così. Anche se i nomi degli scettici del vaccino per il momento non trapelano, sarebbero diversi i calciatori dubbiosi. Tra questi anche un giocatore titolare della Roma di Josè Mourinho.
Ma a far discutere in queste ore è il caso del Bologna. È stato lo stesso tecnico, Sinisa Mihajlovic, ad annunciare durante una conferenza stampa di qualche settimana fa che “siamo tutti adulti e vaccinati. Anzi, due o tre di noi non lo sono”. I loro nomi ovviamente non sono stati fatti. Ma il Bologna in questi giorni deve fronteggiare ben quattro casi di positività al Covid: quelli di Dominguez, Hickey, Viola e Molla.
Ma ad uscire da solo allo scoperto è stato Nicola Sansone. Il talentuoso centrocampista rossoblu, pur non citando espressamente la parola vaccino, decide di riversare su Instagram tutta la sua rabbia. “Viviamo in un mondo di m… in cui i diritti umani non contano un c…! Non esiste più la libertà di scelta”, scrive Sansone scatenando un furioso dibattito social tra favorevoli e contrari alla sua presa di posizione.
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