L’ipotesi di introdurre l’obbligo vaccinale in Italia divide l’opinione pubblica, ma anche i partiti politici. Nel prossimo Consiglio dei ministri, fissato per mercoledì 5 gennaio, il governo Draghi potrebbe varare un decreto che introduce il Super green pass sui luoghi di lavoro. Ma, secondo alcune indiscrezioni, resta ancora in piedi la possibilità che l’esecutivo voglia stringere ancora di più la corda intorno ai no vax, puntando direttamente sull’obbligo vaccinale. Ipotesi che rischia di spaccare il M5S, con il fronte dei contrari guidato dall’ex sindaco di Roma, Virginia Raggi.
Scontro aperto dunque nel Movimento 5 Stelle sull’obbligo vaccinale. Tra i fautori della linea dura ci sono il ministro pentastellato per le Politiche agricole, Stefano Patuanelli, e quello per i Rapporti con il Parlamento, Federico d’Incà. Durnte l’ultima cabina di regia, entrambi avrebbero aperto la porta alla possibilità di introdurre il vaccino obbligatorio nel nostro Paese.
Apertura che però avrebbe infiammato lo scontro all’interno del Movimento. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Adnkronos, infatti, pare che sia scesa direttamente in campo anche Virginia Raggi. L’ex sindaco di Roma , ora sostituita al Campidoglio da Roberto Gualtieri del Pd, non è mai stata una fan del vaccino contro il Covid. Si ricorda la sua ritrosia di alcuni mesi fa nel far sapere pubblicamente se anche lei si fosse sottoposta all’inoculazione.
Ora sembra che la Raggi, contraria all’obbligo vaccinale, si sia attivata politicamente nel tentativo di riunire il fronte pentastellato contrario al vaccino obbligatorio per tutti. Virginia Raggi, che ora ricopre il ruolo di consigliere comunale a Roma, avrebbe contattato diversi senatori e deputati del M5S. Anche la capogruppo al Senato, Mariolina Castellone, avrebbe sollevato diversi dubbi e perplessità sulla eventuale introduzione dell’obbligo vaccinale in Italia. Secondo lei si tratterebbe di un intervento parlando di intervento tardivo e assolutamente non necessario in questo momento.
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