Matteo Salvini sarebbe di fatto già tornato all’opposizione. Sono diverse le spie che fanno pensare che il leader della Lega sia pronto a compiere la svolta dopo un anno di appoggio al governo Draghi. Alla base di questa decisione, condivisa anche con il ministro leghista Giancarlo Giorgetti, ci sarebbe il tentativo di frenare l’emorragia di voti del Carroccio che sta avvantaggiando Giorgia Meloni. Per questo Giorgetti avrebbe convinto Salvini a mandare Draghi al Quirinale per poi sfilarsi immediatamente dopo dalla maggioranza. E anche l’affondo salviniano sul nucleare contro Enrico Letta e Giuseppe Conte nasconderebbe lo stesso obiettivo.
“Asse tra Pd e 5 Stelle per frenare lo sviluppo del Paese e far pagare agli italiani le bollette più care d’Europa. – attacca Salvini sul tema scottante del rincaro energetico – I reattori attivi nel mondo sono ormai ben 542. Oltre 100 solo in Europa. Oltre 50 solo in Francia. Draghi con chi sta? Col passato o col futuro? Nel report di Bank of America sul caro energia nel 2021-2022, gli italiani sono fra quelli che subiranno la stangata peggiore. Quasi 1.000 euro in più a famiglia, con i rincari più alti in Europa nel 2022. – affonda il colpo il leader leghista – Il governo deve intervenire subito e con più miliardi, e occorre subito investire di più sul gas e sulla ricerca sul nucleare pulito e di ultima generazione. Non possiamo permetterci i no ideologici di Letta e di certa sinistra”.
Una offensiva politica concentrata apparentemente sull’emergenza energetica. Ma che nasconderebbe in realtà la volontà di rompere con gli alleati di governo utilizzando la prima scusa utile. L’atteggiamento bellicoso di Salvini si lega poi alla strategia messa in campo da Giorgetti. Mandare il premier Draghi al Quirinale per poi ributtarsi anima e corpo all’opposizione di un possibile governo ‘Ursula’, appoggiato da Pd, M5S e Forza Italia.
A quel punto, ragionano in via Bellerio, la strada verso le elezioni del 2023 (o anche prima) sarebbe spianata per Salvini che potrebbe dare vita ad una campagna elettorale infuocata, lunga 12 mesi. “La stagione politica del Governo Draghi è finita. Covid o non Covid il tema è questo. Inutile girarci attorno”, si sarebbe sfogato lo stesso Giorgetti di fronte ai suoi fedelissimi.
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