Riuscirà Silvio Berlusconi a farsi davvero eleggere presidente della Repubblica? Sono in molti a credere che stavolta il Cavaliere possa davvero farcela. Lui per primo. I contatti avuti negli ultimi giorni con moltissimi Grandi elettori ancora indecisi lo avrebbero convinto che l’obiettivo Quirinale non è poi così irraggiungibile. Anche Andrea Scanzi teme questa eventualità. Il giornalista del Fatto Quotidiano, nemico giurato di Berlusconi, esprime tutte le sue paure durante l’ultima puntata di Otto e mezzo.
“Il M5S ha rimandato a domani la propria riunione. Venerdì la faranno il Pd, Italia Viva e il centrodestra a casa di Berlusconi a Roma, arrivato nella Capitale ieri sera. Sarà davvero lui il candidato del centrodestra al Quirinale. Che cosa decideranno secondo te? Ed è vero che alcuni grillini potrebbero votarlo?”, domanda la Gruber al suo collega. “Beh, alcuni 5 Stelle voterebbero qualsiasi cosa. Lo ha dimostrato in questa legislatura. Gli ex del Movimento secondo me Berlusconi li convince con una telefonata facile facile. Lo sta facendo”, questa l’opinione di Scanzi.
“Il gruppo Misto, il gruppo Alternativa c’è. Ma non li convince neanche promettendogli chi sa cosa. – prosegue Andrea Scanzi – Basta che gli dica ‘vi faccio fare una puntata a Uomini e Donne’ e li ha già comprati quasi tutti gli ex M5S. Io trovo che ci siano dei problemi tanto di qua, quanto di là. Ma il centrodestra sta molto meglio del centrosinistra. Berlusconi fa sul serio. Chi sperava che scherzasse o facesse delle boutade si sta rendendo conto che invece ci crede”.
“Salvini è in imbarazzo? Probabile. Meloni in imbarazzo? Possibile. – ne sembra convinto Scanzi – Però non mi sembra che abbiano grandi frecce importanti, a parte Berlusconi. Quindi non sono sicuro che venerdì sceglieranno lui, ma potrebbero sceglierlo. Anche perché, se Berlusconi andasse al Quirinale, sarebbe per me una tragedia per il Paese. Ma sarebbe una vittoria clamorosa per il centrodestra. E tutto sommato Salvini e Meloni poi sarebbero molto più liberi politicamente. Perché tanto poi avrebbero il capo al Quirinale”, conclude.
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