Albert Bourla è ottimista sul ritorno ad una vita normale dopo la pandemia. Ma, allo stesso tempo, avverte che il Covid non sparirà molto presto e potrebbe accompagnarci ancora per anni. Il Ceo di Pfizer rilascia un’intervista al Quotidiano Repubblica, in cui alterna notizie molto positive ad altre un po’ meno rassicuranti.
Parlando della possibile fine della pandemia causata dalla variante Omicron, il Ceo di Pfizer ritiene che “nessuno può dirlo, abbiamo avuto tante sorprese dall’inizio della pandemia. Non voglio sembrare pessimista ma credo che per qualche anno dovremo convivere con un virus molto difficile da debellare. Si è diffuso in tutto il mondo, può contagiare più volte la stessa persona e ha avuto tante mutazioni da farci riscoprire l’alfabeto greco”.
Secondo Bourla, “non si tratta tanto di sapere se il virus sparirà o meno, quanto di capire se potremo riprendere una vita normale. Io credo di sì. Probabilmente ci riusciremo in primavera, grazie a tutti gli strumenti a nostra disposizione: test, vaccini molto efficaci e i primi farmaci da assumere a casa. – rassicura l’ad di Pfizer – Fino alla comparsa di Omicron, lo schema di tre dosi di vaccino più un richiamo annuale funzionava. La variante ha messo di nuovo tutto in discussione. È troppo presto per dire se serviranno richiami più frequenti o un nuovo vaccino”.
“Stiamo valutando molte possibilità, inclusa quella di un vaccino che protegga da Omicron e da altre varianti. – spiega ancora Bourla – Prenderemo una decisione entro marzo, in funzione dei risultati delle nostre ricerche, e saremo in grado di avviare immediatamente la produzione. Non credo che le vaccinazioni multiple abbassino la protezione immunitaria. Il nostro dovere è farci trovare pronti con vaccini e farmaci”, dichiara il Ceo Pfizer che poi si rivolge alle persone non vaccinate. “La maggioranza dei non vaccinati ha solo paura dell’iniezione. Solo una minoranza di ultras no vax diffonde notizie false. Vorrei dire a tutti coloro che non si sono ancora vaccinati che il Covid-19 non è un rischio solo per la loro vita, ma anche per quella delle persone che amano. Chiedo loro di riflettere su questo”, conclude.
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