Dopo aver rivelato di essersi preso il Covid apposta perché contrario al vaccino, il motociclista Marco Melandri è finito al centro della polemica mediatica. Per questo Melandri decide di spiegare meglio le sue ragioni durante Non è l’Arena, il talk show di La7 condotto da Massimo Giletti. Il campione precisa di aver fatto una battuta e di essersi infettato senza volerlo. Ma le sue giustificazioni non convincono il giornalista Luca Telese.
“Ho molta simpatia per Melandri ma sono un po’ stupito. – attacca Telese – So che è un campione che da 25 anni amministra le parole perfettamente. Sa gestirsi, sa cos’è una provocazione. E quindi lo prendo molto sul serio. Quelle frasi (sul fatto che si è contagiato apposta) le ha dette. Ma allora se scherzava è peggio che se fosse vero. Poi sale su un palco, dice che il green pass è un crimine e il vaccino non funziona, ma alla fine si perde il senso di qual è il vero campione. Il vero campione che è lei forse farebbe una figura migliore se dicesse di essere fondamentalmente contro il vaccino, contro il green pass, vado a quelle manifestazioni, salgo sul palco, dico che non vaccino mia figlia. Quella dichiarazione è vera”.
“Infatti io mi sono preso le mie responsabilità. – si difende Melandri – L’ho detto ironicamente perché ormai era una cosa fatta. Ho dimostrato che non sono andato intenzionalmente in contatto a casa di un positivo. Ma una volta che ho capito che era successo, ho ironizzato perché non potevo più cambiare le cose. Inoltre, il giorno dopo ho visto mio padre che ha quasi 65 anni e gli hanno tolto un tumore di livello numero 8 circa quattro anni fa. Non mi permetterei mai, sapendo di essere stato a contatto con un positivo, intenzionalmente di andare in giro insieme a mio padre per cercare di far ammalare anche lui. Scusatemi eh!”, si stizzisce.
“Se è così, se dobbiamo crederti, allora lascia perdere anche tutto il resto. Se dici di essere pentito allora non devi salire su un palco e fare campagna contro i vaccini”, lo incalza però Telese. “Io non ho mai fatto nessuna campagna contro i vaccini. – tiene il punto Melandri – Adesso mi avete etichettato come no vax che io non sono. Al massimo potete chiamarmi free vax. Io sono per la libertà. Condivido chi si vuole vaccinare perché è una scelta personale e la rispetto. Se uno ha i propri motivi per non volerlo fare, deve essere libero di poterlo non fare perché il vaccino è una protezione personale. Trovo un’ingiustizia incredibile negare lo sport ai ragazzini. Abbiamo perso i nostri diritti di libertà”, conclude.
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