Per chi avesse nutrito ancora dubbi sulle reali intenzioni di Sergio Mattarella, il presidente della Repubblica lascia intendere chiaramente di non essere disposto ad un bis al Quirinale. Durante l’ultima seduta del Consiglio superiore della magistratura, presieduta dallo stesso Mattarella e convocata per confermare i vertici della Corte di Cassazione, il capo dello Stato si lascia appositamente scappare una dichiarazione sibillina. Il sogno di alcuni leader di partito come Enrico Letta e Giuseppe Conte di vederlo nuovamente al Colle, con Mario Draghi saldamente alla guida del governo, rischia così di svanire.
“Colgo l’occasione per ripetere a distanza di pochi giorni gli auguri più intensi al Consiglio e a ciascuno dei suoi membri per l’attività che il Consiglio svolgerà con la presidenza di un nuovo capo dello Stato”. È questa la dichiarazione chiave pronunciata da Sergio Mattarella durante il plenum del Csm. Il presidente della Repubblica, infatti, fa i suoi più calorosi auguri ai membri del Consiglio che, sottolinea, verrà presto presieduto da un “nuovo” capo dello Stato. Non più lui dunque.
“Mi limito a esprimere gli auguri al presidente Curzio e alla presidente Cassano. – prosegue poi Mattarella – Ribadendo le considerazioni fatte per il presidente Curzio nella seduta del 20 luglio e per la presidente Cassano, la fiducia che ispira la sua lunga attività in magistratura. Ringrazio per la tempestività con cui la Commissione ha formulato le proposte e con cui il plenum ha assunto le decisioni relative, assicurando la piena operatività dell’esercizio delle funzioni di rilievo per l’ordinamento giudiziario”, conclude.
“Per me e il Consiglio lei è stato in questi anni guida saggia e autorevole, esempio di etica istituzionale e fermo sostegno nei frangenti più amari”. Così replica al commiato di Mattarella il vicepresidente del Csm David Ermini.
Potrebbe interessarti anche: Quirinale, i dubbi su Mattarella: addio, bis o prorogatio?