Spirano venti di guerra tra Ucraina e Russia. Il contrasto sul territorio del Donbass, oggi parte dell’Ucraina, ma rivendicato anche dai russi, rischia di far precipitare la situazione. Il presidente russo Vladimir Putin, inoltre, ha messo in chiaro che il suo Paese non accetterà mai la possibilità che l’ex territorio sovietico diventi parte della Nato. Anche a costo di imbracciare le armi. In questa situazione esplosiva si inserisce la notizia che il cantante Pupo non potrà più fare ingresso in Ucraina, pena l’arresto.
“Il ministero degli Esteri italiano mi ha recentemente ed ufficialmente informato che il governo dell’Ucraina mi ha inserito nella lista nera, quella degli indesiderati, dei ‘criminali’. In pratica, se mi presento alla loro frontiera, rischio di essere arrestato”. Così Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, informa i suoi fan su Instagram del divieto che ha recentemente colpito la sua persona.
“Dolce e un po’ salato. Indesiderato non mi fermo”, nel post Pupo cita anche una strofa di una delle sue canzoni più famose: Gelato al cioccolato. “Peccato! – prosegue poi nel suo sfogo – Io comunque non mi fermerò. Continuerò a portare la mia musica in giro per il mondo. Dalla Russia all’Australia ed ovunque mi sarà data la libertà di cantare le mie innocue canzoni. Per questo, il prossimo aprile, tornerò di nuovo in Crimea. Lo farò con convinzione e senza nessun timore”, conclude.
Ma per quale motivo Pupo è stato bandito dall’Ucraina, dove aveva anche una certa popolarità? La spiegazione di questa decisione così dura sta nel fatto che l’artista italiano ha recentemente preso parte al Festival russo della canzone di guerra a Jalta, in Crimea. Altro territorio strappato con la forza dalla Russia all’Ucraina. Il cantante comunque, come scritto nei suoi post, non si dà per vinto. Nella speranza di poter presto tornare anche in quel Paese.
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