Tempi durissimi per il M5S. La battaglia per l’elezione del presidente della Repubblica ha fatto emergere tutte le divisioni e i contrasti presenti nel Movimento fondato da Beppe Grillo. Il leader Giuseppe Conte accusa in pratica il numero 2, Luigi Di Maio, di aver sabotato la candidatura di Elisabetta Belloni al Quirinale. I dimaiani ribattono denunciando il clima da caccia alle streghe che si sarebbe creato tra i pentastellati. Di fronte a questa drammatica situazione, Grillo non può fare altro che intervenire. Lo fa pubblicando un post sul suo blog dal sapore messianico.
“Con Beppe ho parlato io e abbiamo convenuto che la direttrice del Dis sarebbe stata un’ottima figura per la presidenza della Repubblica”. Così Giuseppe Conte ha ricostruito le ore convulse durante le quali, dopo l’accordo con le altre forze politiche sul nome della Belloni, Beppe Grillo ha deciso di pubblicare un post in cui lanciava di fatto il capo dei servizi segreti verso il Quirinale. “Di Maio dovrà rendere conto di diverse condotte, molto gravi. Ai nostri iscritti e alla nostra comunità”, ha poi aggiunto minaccioso Conte.
Ci pensa allora Beppe Grillo a gettare acqua sul fuoco. “Una volta un padre venerabile (Bapu Mahatma Ghandi) disse ai suoi ‘sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo’. Così egli (l’Elevato) non volle essere un padre padrone, ma un padre che dà ai figli il dono più grande. Sicché rinunciò a sé per consentire il passaggio dall’impossibile al necessario”, scrive sul suo blog in un post titolato ‘Cupio dissolvi’.
“Non dissolvete il dono del padre nella vanità personale (figli miei). – Grillo si rivolge a Conte e a Di Maio senza nominarli – Il necessario è saper rinunciare a sé per il bene di tutti, che è anche poter parlare con la forza di una sola voce. Ma se non accettate ruoli e regole restano solo voci di vanità che si (e ci) dissolvono nel nulla”, conclude.
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