Prima storica partecipazione in diretta televisiva di un Pontefice ad un talk show. Papa Francesco decide infatti di dire sì alla richiesta di Fabio Fazio di poterlo intervistare durante Che tempo che fa nella serata di domenica 6 febbraio. Il dialogo tra i due dura circa un’ora, toccando diversi temi dell’attualità politica e sociale. Ma a fare notizia è il sospetto reso pubblico da Dagospia. Il blog di Roberto D’Agostino sostiene infatti di avere le prove del fatto che l’intervista non fosse in diretta ma registrata.
“La guerra è un controsenso. Non sono un santo come i Papi miei predecessori, ho bisogno degli amici. Tutta la Chiesa mi aiuta”, dichiara Papa Francesco in apertura di intervista con Fazio. “In Libia ci sono lager, è urgente pensare alla politica migratoria. E l’Unione europea deve mettersi d’accordo”, denuncia Bergoglio parlando dell’emergenza immigrazione.
“Ci manca il toccare le miserie. – denuncia ancora Papa Francesco – Il toccarle ci porta all’eroicità, penso a medici e infermieri che hanno toccato il male durante la pandemia e hanno scelto di stare lì. Il tatto è il senso più pieno. Toccare è farsi carico dell’altro”. Sulle sue parole di pace e solidarietà piomba però il sospetto di Dagospia.
“La prima intervista televisiva in diretta a un Pontefice della storia? Non era in diretta! – si legge infatti sul blog di D’Agostino – C’è un dettaglio che non è passato inosservato ai telespettatori: l’orologio di Papa Francesco segnava le 17. E due minuti dopo invece le 17.30. Segno che non solo il colloquio con Fazio era registrato, ma è stato anche tagliato e lavorato. Nessuna domanda ‘scomoda’, ma a questo Fabiolo ci ha abituato. Con la sua saliva si potrebbe risolvere il problema della siccità in un Paese di media grandezza”. Un sospetto plausibile che però resta ancora in attesa di una conferma.
Potrebbe interessarti anche: Papa Francesco ospite di Fazio a Che tempo che fa: polemica social