Beppe Grillo si presenta a Roma per salvare il M5S dall’implosione. La recente sentenza del tribunale di Napoli, che ha dato ragione al ricorso di alcuni iscritti, ha di fatto decapitato il Movimento, esautorando il leader Giuseppe Conte. Se a questo si aggiunge poi lo scontro interno tra l’ex premier e Luigi Di Maio, gli ingredienti per la fine dell’esperienza pentastellata sembrano esserci tutti. Ma la missione di Grillo, dopo aver incontrato i vertici a 5 Stelle, termina all’apparenza in modo positivo: con un abbraccio con Conte e con una battuta.
“Va tutto bene, mi usano un po’ come condom per la protezione del Movimento. E quindi devo dire che inizia bene e finirà ancora meglio”. È un Beppe Grillo ottimista quello che, la mattina dopo l’incontro con i vertici M5S, viene bloccato da alcuni giornalisti mentre in auto si accinge a lasciare la Capitale. Il solito Grillo istrionico, dunque, che non riesce a trattenere la sua sollevazione per come si stanno mettendo le cose.
“Abbiamo fatto una riunione antibiotica per ripristinare il sistema immunitario del Movimento. Quindi state tranquilli”, aveva rassicurato Grillo la sera prima, al termine del faccia a faccia con Conte, avvenuto in uno studio notarile del quartiere Prati. Anche se il fondatore non ha sciolto fino in fondo il dubbio sul fatto che l’ex premier resterà leader del Movimento. I due vengono anche fotografati mentre sorridono e si abbracciano amichevolmente prima di recarsi in un ristorante della zona.
“La mia leadership? Non è un tema politico. Ma solo giudiziario”, ha commentato a sua volta Conte. E Beppe Grillo lasciando il ristorante ha aggiunto: “Se la leadership 5 stelle è di Conte? Certamente. Nessuno ha mai messo in dubbio questa cosa”. Insomma, nel M5S sembra tornato il sereno, in attesa però che anche Di Maio faccia le sue mosse.
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