Leggi speciali per fermare le proteste dei no vax che stanno bloccando il Paese da tre settimane. È quanto chiede al parlamento del Canada il premier Justin Trudeau. Se i parlamentari dovessero dare il loro via libera a questa richiesta entro una settimana, entrerebbe così in vigore l’Emergencies Act, il codice che nel 1988 ha sostituito il precedente provvedimento adottato durante la guerra. In questo modo, Trudeau spera di smontare la protesta. Ma intanto la provincia dell’Ontario, dove si trova la capitale canadese Ottawa, annuncia la fine delle restrizioni a partire dall’1 marzo.
Tra poche ore potrebbe dunque entrare in vigore in Canada l’Emergency Act. Questa misura è stata applicata soltanto una volta in tempo di pace, proprio dal padre di Justin Trudeau, l’ex Primo Ministro Pierre Trudeau, durante la cosiddetta ‘Crisi di ottobre’ nel 1970. Con questa normativa sarà possibile ad esempio utilizzare la forza per sgomberare gli innumerevoli blocchi stradali che stanno paralizzando il Paese.
Ma le autorità canadesi potrebbero puntare anche a congelare i conti correnti bancari di tutte quelle persone che stanno appoggiando materialmente la protesta contro l’obbligo di green pass per i camionisti. E, più in generale, contro tutte le restrizioni anti Covid adottate in Canada. Il premier Trudeau rassicura comunque che non verrà utilizzato l’esercito, ma solo le forze di polizia. E che questa sospensione dei diritti costituzionali durerà lo spazio di pochi giorni.
Intanto, però, c’è già chi si porta avanti. È il caso del premier della Provincia dell’Ontario, Doug Ford, il quale annuncia di aver deciso di abolire il Covid pass (così si chiama il green pass in Canada) a partire dal primo di marzo. “Abbandoneremo i passaporti vaccinali. Non a causa delle preteste che hanno bloccato il confine a paralizzato Ottawa. Ma perché è più sicuro agire in questo modo”, dichiara Ford in conferenza stampa.
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