Come molti sospettavano, subito dopo l’elezione bis di Sergio Mattarella al Quirinale, la Lega ha aperto la campagna elettorale che porterà alle elezioni del 2023. Il partito di Matteo Salvini ha cominciato a lavorare ai fianchi il governo Draghi, di cui fa ancora parte, su diversi temi. A cominciare dal rincaro delle bollette energetiche. Ma la svolta dei leghisti è arrivata pure sul green pass che ora non è più intoccabile, ma va abolito entro il 31 marzo, data della fine dello stato di emergenza. A frenare le brame del Carroccio ci prova però la senatrice di Forza Italia, Licia Ronzulli, strenua sostenitrice delle misure restrittive adottate finora.
“Ormai i guariti sono più di 10 milioni. I numeri della pandemia stanno calando in tutto il mondo. Spero che il 31 marzo, con la fine dell’emergenza, si superino tutti gli obblighi. Siamo fra i più vaccinati, non possiamo essere quelli che hanno più restrizioni”. È questo il tweet pubblicato da Matteo Salvini nelle scorse ore che segna l’inversione a U della Lega sul green pass.
Il messaggio di speranza di Salvini apre le porte ad altre azioni leghiste. Come ad esempio un emendamento già depositato al Senato, a firma Claudio Borghi, che chiede proprio l’abolizione del green pass entro il 31 marzo. Proposta che verrà votata a breve. Ma anche il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha fatto sentire la sua voce, ammonendo sul fatto che, se l’Italia non si sbriga a riaprire come stanno facendo quasi tutti gli altri Paesi europei, la stagione estiva sarà a rischio.
A gelare i bollenti spiriti leghisti ci pensa però Licia Ronzulli. “Non saremmo seri se dicessimo che a marzo si potrà superare l’obbligo del Super green pass. – dichiara la fedelissima di Berlusconi a Repubblica – Sarebbe una decisione prematura. Attendiamo l’andamento di queste due settimane e decidiamo cosa è meglio fare. Non facciamo passi eccessivamente affrettati per ripiombare nell’emergenza. La Lega sbaglia”, conclude.
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