Il tema del Super green pass per lavorare e partecipare alla vita sociale spacca l’opinione pubblica e anche gli ospiti dei talk show. Succede durante l’ultima puntata di Dritto e rovescio, il programma di Rete 4 condotto tutti i giovedì sera da Paolo Del Debbio. Da una parte c’è il conduttore de La Zanzara, Giuseppe Cruciani, totalmente contrario al certificato verde. Dall’altra, il direttore di Libero, Pietro Senaldi, e l’europarlamentare del Pd Elisabetta Gualmini.
“Un dato di fatto è chiaro, e questo non si può negare, che l’Italia è l’unico Paese che continua ad adottare un green pass molto duro che esclude dalla vita sociale chi ha deciso di non vaccinarsi. – attacca Cruciani – Non solo esclude dalla vita sociale, toglie lo stipendio alle persone. Uno può essere contento di togliere lo stipendio alle persone. Io ricordavo una sinistra molto attenta ai diritti dei più deboli, ai diritti delle minoranze. Mi sembra che in questo caso…”. “Ma cosa vuol dire? La sinistra tutela la salute collettiva”, lo interrompe la Gualmini per difendersi.
“Appunto, lo stavo per dire, il famoso concetto di salute collettiva a me francamente fa spavento enunciato così genericamente. – riprende il discorso Cruciani – A lei no perché evidentemente ha una cultura un po’ stalinista. La salute è quella della singola persona. Ma andiamo sul concreto tralasciando questi concetti generici. Qui ci sono delle persone che dal 15 febbraio sono senza lavoro, sono sospese. Non l’hanno perso semplicemente perché qualcuno alla fine ha cercato di correggere il governo che voleva addirittura il licenziamento. Non scordiamoci questa cosa qui”.
“Non è vero. Volevamo anche torturarli”, replica ironicamente Elisabetta Gualmini. “Ci sono ragazzi che non possono andare in palestra, che non possono fare sport”, insiste però il giornalista. “Ma chi se ne importa. Capisco il lavoro, ma la palestra sono cavoli suoi francamente”, sbotta a quel punto il collega Senaldi. “Benissimo, non te ne frega niente. Registriamo questa cosa: il vicedirettore di Libero dice che ci sono ragazzi che non possono avere socialità e se ne fotte. Inoltre ci sono ragazzi che non possono prendere l’autobus per andare a scuola, fottiamocene pure di questo”, lo bacchetta Cruciani. “Andranno a piedi”, chiosa gelida la Gualmini. “La rappresentante del Pd dice che devono andare a piedi”, ribatte lui.
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