Massimo Cacciari torna ospite nello studio di Piazzapulita, il talk show di La7 condotto ogni giovedì sera da Corrado Formigli. Il filosofo veneto discute di diversi temi anche con il segretario della Cgil, Maurizio Landini. Ma poi si rende protagonista di un accorato sfogo contro il Super green pass obbligatorio sul lavoro per le persone con più di 50 anni, per le quali è scattato anche l’obbligo vaccinale.
“L’ennesima testimonianza dell’impotenza legislativa dell’attuale parlamento, che ormai è una Camera di conversione dei decreti”. Così Massimo Cacciari commenta la recente decisione della Corte Costituzionale di dichiarare non ammissibile il referendum sull’eutanasia. Decisione della Consulta presieduta da Giuliano Amato che ha provocato una grossa delusione soprattutto tra le file dei partiti di sinistra.
Poi Cacciari sposta il tiro sul premier Mario Draghi sul quale, a suo parere, “si sono costruiti castelli di illusioni. Certi problemi si affrontano con strategie e maggioranze politiche. Adesso Draghi si accorge che questi aspetti non sono ornamentali rispetto alle questioni tecnico-finanziarie”, lo attacca l’ex sindaco di Venezia. Ma la parte più sentita del suo intervento a Piazzapulita deve ancora venire.
“A me lo chiede? Lei sa benissimo come la penso su queste materie. – si accende infatti Massimo Cacciari quando Formigli gli domanda un suo parere sull’obbligo vaccinale per gli over 50 – È una cosa scandalosa. E in nessun Paese al mondo è passata una norma di questo genere. In nessun Paese al mondo c’è una norma che fa obbligo della vaccinazione per andare a lavorare. In alcuni Paesi alcuni settori di lavoratori. Ma in nessuno tutti i lavoratori. A questo punto basta. Ci dobbiamo rimettere a parlare anche con lei di come è stata gestita questa faccenda? Di come è stata gestita la pandemia? Ma per carità. Comunque questa storia qui è uno scandalo”, ripete tre volte prima di concludere.
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