Dal tardo pomeriggio di giovedì 17 febbraio si susseguono sugli organi di stampa i retroscena sulla sfuriata di Mario Draghi contro i partiti che compongono la sua maggioranza. Il governo è infatti stato battuto in Parlamento per ben quattro volte sul decreto Milleproroghe, mentre il premier si accingeva a partire per Bruxelles per partecipare al Consiglio europeo. Draghi che sarebbe stato costretto ad un ritorno precipitoso in patria proprio per bacchettare i ‘traditori’. La giornalista Maria Teresa Meli commenta quanto accaduto nello studio de L’aria che tira, suscitando l’ilarità della conduttrice Myrta Merlino.
“Sentivamo che c’era molta fibrillazione. Ma insomma, Draghi che si alza dalla riunione con Macron, torna di corsa a Roma, va al Quirinale, convoca i rappresentanti della maggioranza e fa una scenata. Come te la immagini la sua scenata?”, domanda la Merlino alla sua ospite nello studio de L’aria che tira. “Secondo me gli è scappata anche qualche parola in romanesco. Parole che tra l’altro lui adopera”, replica ironica la Meli. “Possiamo dire in maniera molto irrispettosa che anche i Draghi nel loro piccolo si incazzano quando è il momento”, chiosa allora la conduttrice.
Secondo i già citati retroscena, Draghi non avrebbe nascosto affatto il suo disappunto di fronte ai capidelegazione delle forze politiche di maggioranza. “Non siamo qui per scaldare la sedia e neanche per perdere tempo. – sarebbe sbottato il premier – Se ai partiti e al Parlamento non va bene questo governo, trovatevene un altro. Quanto successo nelle ultime ore è grave. Così non si va avanti”.
“Se dobbiamo fare un anno di campagna elettorale, allora tanto vale dirlo chiaramente: abbiamo scherzato. Tanto vale prenderne atto. Il Governo è qui per fare le cose, il Parlamento per garantirgli i voti. Questo governo è stato voluto dal presidente Mattarella per fare le cose”, avrebbe ammonito stizzito.
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