Marina Ovsyannikova è la giornalista russa divenuta famosa in tutto il mondo qualche giorno fa per la sua clamorosa protesta contro Vladimir Putin e la guerra in Ucraina. La donna ha infatti avuto il coraggio di fare irruzione di fronte alle telecamere durante la diretta del telegiornale di Primo Canale, la tv dove lavora. Per il momento per lei è scattata solo una multa da poche centinaia di euro. Ma nel processo che si terrà a breve rischia fino a 15 anni di carcere. Ora però su di lei piovono anche le accuse di essere una spia al servizio della Gran Bretagna. Una vicenda che ricorda molto da vicino il famoso film con Sean Connery ‘007, dalla Russia con amore’.
Potrebbe costare carissimo a Marina Ovsyannikova il suo gesto di protesta contro la guerra in Ucraina scatenata dall’esercito russo di Vladimir Putin. Come appena accennato, infatti, alla irrisoria pena pecuniaria a cui è stata condannata potrebbe presto aggiungersi una condanna penale ben più pesante. In attesa del processo sembrava che le luci dei riflettori si fossero spente intorno alla giornalista.
Ma a riaprire la polemica, e a far temere ancor di più per la sua sorte, sono le accuse formulate adesso nei suoi confronti dal vicedirettore di Primo Canale. Kirill Kleymenov accusa infatti Marina Ovsyannikova di essere una spia al soldo dei servizi segreti di Sua Maestà britannica. Secondo il dirigente, la giornalista con il suo atto di protesta in diretta tv “ha tradito il suo Paese e tutti noi, a sangue freddo” perché “un impulso emotivo è una cosa, ma un atto di tradimento è tutt’altro”.
Le accuse di Kleymenov vengono però respinte al mittente dal Foreign Office di Londra che nega di aver mai avuto “alcun tipo di contatto con Marina Ovsyannikova. Questa è un’altra bugia diffusa dalla macchina della disinformazione”.
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