Bufera social su Lilli Gruber dopo l’ultima puntata di Otto e mezzo. La conduttrice avrebbe la colpa di aver invitato e concesso troppo spazio al collega russo Alexey Bobrovsky. Il giornalista di Mosca nega più volte in diretta che ci sia una guerra in Ucraina. Si tratterebbe solo di una “operazione militare speciale”. In realtà la Gruber lo contrasta punto per punto su queste tesi. Ma evidentemente questo atteggiamento non basta ad evitarle le critiche dei frequentatori dei social.
La Gruber presenta il suo ospite specificando che è un giornalista economico. Poi gli chiede di spiegare perché in Russia “non si può utilizzare la parola guerra e bisogna utilizzare la parola operazione militare speciale quando si parla della guerra in Ucraina”. Bobrovsky replica dicendo che “è tradizione russa quella di stare attenti alle parole e alla scelta del lessico. Così come il nostro presidente che, a differenza degli americani, sta molto attento quando sceglie le parole”.
“L’operazione speciale militare in Ucraina la chiamiamo così in quanto noi non abbiamo una guerra in corso contro l’Ucraina. – prosegue il giornalista russo – Abbiamo un conflitto con delle persone che con delle parole e con dei gesti nazisti hanno preso in sostanza in ostaggio le città e la popolazione ucraina. Quindi noi stiamo molto attenti a spiegare che noi non stiamo facendo la guerra al popolo ucraino che per noi è un popolo fraterno. Che ha sempre avuto delle relazioni amichevoli con noi. E proprio questo è il motivo per cui noi utilizziamo queste parole”, spiega di fronte ad una Lilli Gruber attonita insieme agli altri ospiti.
“Durante la seconda guerra mondiale addirittura sulle medaglie c’era scritto ‘per la liberazione di Kiev, di Varsavia, di Budapest e chiaramente per la presa di Berlino. Quindi siamo molto attenti alle parole e non abbiamo un conflitto con l’Ucraina”, ribadisce Bobrovsky mentre Lilli Gruber interviene per obiettare che “state bombardando l’Ucraina e avete invaso quel Paese. Quindi se non è una guerra questa?”, domanda polemicamente. “La guerra è quella che avete visto in Iraq e Afghanistan dove sono state colpite anche strutture civili”, replica il collega russo. Ma la Gruber insiste che sta succedendo la stessa cosa anche in Ucraina. “Assolutamente no. – nega il suo interlocutore – La popolazione civile qualora dovesse finire sotto i colpi sono casi sparuti. Noi colpiamo obiettivi militari. Al massimo sono i militari ucraini che sparano alla loro popolazione”, conclude.
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