Colloquio telefonico di Mario Draghi con Vladimir Putin. La telefonata avverrà nel pomeriggio di mercoledì 30 marzo. A confermare la notizia sono direttamente fonti di Palazzo Chigi, dopo che ad anticiparla era stato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Il presidente del Consiglio italiano entra così personalmente nelle negoziazioni in corso tra l’Occidente e la Russia per fermare la guerra in Ucraina.
“Draghi sentirà Putin nelle prossime ore”. Ad anticipare la notizia del colloquio telefonico tra il premier italiano e il presidente russo è, come appena accennato, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio da Berlino, dove si trova per importanti appuntamenti istituzionali. Commentando invece i risultati delle trattative di pace in corso a Istanbul, in Turchia, il titolare della Farnesina dichiara che si dovranno valutare attentamente “gli annunci russi in base ai fatti. Non bisogna creare false illusioni”.
L’anticipazione fornita dal ministro pentastellato su una probabile telefonata tra Draghi e Putin viene confermata a stretto giro di posta da fonti ufficiali di Palazzo Chigi. L’appuntamento telefonico tra Mario Draghi e Vladimir Putin è dunque fissato per il pomeriggio del 30 marzo. Anche se non è ancora stato specificato l’orario preciso.
Con questa telefonata il premier italiano prova così a rientrare nel giro di chi può permettersi di ricoprire il ruolo di mediatore nella crisi ucraina. Ruolo dal quale l’Italia pareva essersi esclusa da sola dopo le dichiarazioni troppo dure rilasciate non solo da Draghi, ma soprattutto da Di Maio che, in una recente intervista televisiva, aveva definito il numero uno del Cremlino “peggio di un animale”. Intanto, la situazione sul campo in Ucraina, nonostante i colloqui di pace, continua ad essere drammatica. I russi, dopo aver annunciato il ritiro parziale dalle vicinanze di Kiev, stanno continuando a bombardare la Capitale. Così come anche altri obiettivi si trovano sotto il fuoco di Mosca.
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