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Non è l’Arena, Sallusti sbotta: “Non interrompermi gallina comunista”

Incredibile litigio nello studio di Non è l’Arena. Massimo Giletti conduce l’ultima puntata in diretta da Odessa, mentre nello studio di La7 si alternano diversi ospiti. Ad un certo punto, si ritrovano a confrontarsi il direttore di Libero Alessandro Sallusti da una parte, e due esponenti comunisti dall’altra: Giorgio Cremaschi di Potere al popolo e Sabrina D’Aliesio dei Carc. Sallusti definisce quest’ultima “gallina comunista” ed esplode il putiferio.

Sallusti contro tutti a Non è l’Arena

“Se la guerra finisce domani vince il più forte”, alza il tono Sallusti provocando la reazione dei suoi interlocutori. “Magari finisce domani!”, esclama Cremaschi. “Ma chi sarebbe il più forte? – protesta invece la D’Aliesio – Visto che dietro al governo Zelensky ci sono gli Stati Uniti d’America e la Nato che hanno finanziato e armato un colpo di Stato nel 2014 destituendo un governo democraticamente eletto. Hanno armato gruppi paramilitari neonazisti che si trovano in Ucraina”, accusa. “Ma per fortuna”, replica piccato Sallusti.

Ma ormai la situazione è già fuori controllo, vista anche l’assenza dallo studio del conduttore. Gli ospiti iniziano a parlarsi uno sopra l’altro, mentre Giletti da Odessa invita inutilmente alla calma. “Dietro al governo Zelensky c’è il popolo ucraino che sta morendo, lo capisci?”, riattacca però Sallusti. “Bisogna finirla con l’ipocrisia e le falsità perché questa è propaganda di guerra, perché la guerra in Ucraina c’è dal 2014. è stato messo lì un governo fantoccio degli Usa”, ribatte colpo su colpo la sua interlocutrice che, interrotta dal giornalista, lo bacchetta dicendogli “lei taccia, mi faccia parlare”.

“No, non la faccio parlare, perché dice caz…, non c’è stato un colpo di Stato”, comincia allora ad imbestialirsi definitivamente Sallusti. “Giletti faccia tacere Sallusti perché altrimenti non riesco a parlare”, si lamenta lei. “Io però vorrei parlare senza essere interrotto da questa gallina comunista che non fa parlare la gente”, sbotta il giornalista. “No, non si può accettare. Si scusi, faccia la persona civile. Lei è solo un maleducato. Si vergogni”, interviene Cremaschi in difesa della donna. “Avete fatto più morti voi dei nazisti e venite ancora qui a dare lezioni, il comunismo è stata la tragedia del Novecento”, non arretra però di un millimetro il giornalista.

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