Alla vigilia del suo intervento di fronte al Consiglio di sicurezza dell’Onu, previsto per il 5 aprile, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky pubblica un video sui social dove denuncia le stragi di civili compiute dall’esercito russo. Non solo a Bucha, cittadina alle porte di Kiev divenuta tristemente famosa negli ultimi giorni. Ma anche in altri centri abitati. Zelensky avvisa tutti che i russi stanno cercando in ogni modo di coprire le prove delle loro atrocità. Ma promette che farà di tutto per portare Vladimir Putin e i suoi di fronte alla Corte penale internazionale.
“Attualmente, nella sola Bucha, sono state uccise e torturate più di trecento persone. – denuncia Zelensky in un video – È probabile che l’elenco delle vittime sarà molto più ampio quando verrà ispezionata l’intera città. E questa è solo una città. Ci sono già informazioni che il numero delle vittime degli occupanti potrebbe essere ancora più alto a Borodyanka e in alcune altre città liberate che a Bucha”, questo il suo timore.
“In molti villaggi dei distretti liberati di Kiev, Chernihiv e Sumy, gli occupanti hanno fatto cose che la gente del posto non ha visto nemmeno durante l’occupazione nazista 80 anni fa . – prosegue lo sfogo di Zelensky – Il mio impegno sarà di identificare quanto prima tutte le persone coinvolte nell’esercito russo in questi crimini. E punirle tutte in un lavoro congiunto con l’Unione Europea e le istituzioni internazionali. In particolare con la Corte penale internazionale”.
“Dopo la scoperta delle uccisioni di massa di civili nella regione di Kiev, gli occupanti potrebbero avere un diverso atteggiamento in altre parti del Paese. – accusa ancora Zelensky – Stanno già lanciando una falsa campagna per nascondere la loro colpevolezza nell’uccisione di massa di civili a Mariupol. Faranno dozzine di interviste inscenate, nuove registrazioni e uccideranno persone per far credere che siano state uccise da altri”, conclude.
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