Fausto Bertinotti d’accordo con Papa Francesco sulla guerra in Ucraina. L’ex leader di Rifondazione Comunista è ospite di Myrta Merlino a L’aria che tira. Per spiegare cosa pensa di quanto sta accadendo, decide di citare le recenti parole del Pontefice. Bertinotti si dice anche stupito che l’intervento del Papa, che definisce “potente”, abbia ricevuto “così poco ascolto”.
“Lei ha detto che in questa guerra ci sono colpevoli naturalmente, ma non ci sono innocenti. Cosa vuol dire questo? Qual è il suo dubbio sulle origini di questa guerra”, domanda Myrta Merlino al suo ospite. “Sono confortato da un intervento che io ritengo straordinario, e mi colpisce che abbia avuto così poco ascolto e poca discussione, cioè quello del Pontefice. – replica Bertinotti – È stato un intervento secondo me assolutamente potente. Ha detto due cose enormi. La prima è che ogni guerra nasce da un’ingiustizia, sempre. La seconda è quando ha detto che siamo tutti colpevoli perché non siamo capaci di uscire dalla prigione della guerra”.
“Ragioniamo talmente secondo i canoni della guerra che non siamo capaci di guadagnare i nuovi canoni della pace. – prosegue ancora Bertinotti citando il Papa – Mi appello a questa grande autorevolezza per poter fare ascoltare la mia tesi. Di fronte ad ogni evento drammatico, anche il più tragico come Bucha, dove ci sono crimini contro l’umanità, ci si può raccordare in due modi opposti. Uno è quello di dire che i colpevoli di questi crimini devono essere a loro volta o uccisi o sconfitti. Oppure dire che questi crimini parlano di tutti noi perché in ogni guerra purtroppo ci sono cose inaudite”.
Bertinotti cita allora la strage di Sabra e Chatila, in Libano, o quella di Srebrenica nell’ex Jugoslavia, oppure il Vietnam. “Cose nefande, terribili. – si infervora- Ma io penso che l’unico modo di estirpare questo male terribile sia quello di guadagnare la pace. E in questo caso la pace si guadagna con la trattativa. Non c’è altra possibilità”, conclude.
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